Ma adesso avevo altre cose per la testa, non potevo non pensare alla mia registrazione e a quello che ci avrei potuto fare. Quando tornai a casa la mamma si stava preparando per uscire, aveva appena finito di farsi la doccia e, in accappatoio, si stava truccando in bagno. Appena mi vide chiuse la porta per avere la sua privacy, in un racconto con sguardo languido avrebbe aperto l’accappatoio e mi avrebbe fatto vedere le sue grazie per poi saltarmi addosso… fantascienza! Alle 16:00 uscì di casa, non ero più nella pelle… chissà se sarebbe andata direttamente in chiesa o no… dovevo resistere e andare a recuperare la cassetta solo dopo il suo ritorno, sperando che avesse effettivamente fatto ciò che io speravo. Decisi di farmi un giro in internet per ingannare l’attesa, erano stati pubblicati nuovi raccontini interessanti, ma non approfondii più di tanto, volevo rimanere lucido per quello che avrei “visto” e non “letto”, questa sera. Non so come mi addormentai, a svegliarmi fu il rumore della porta di casa che veniva aperta, guardai l’orario, erano già le 20:00. Uscii dalla stanza, salutai mia madre e le dissi che uscivo un attimo. Lei mi disse solo di non tardare perché avrebbe subito preparato la cena. Mi precipitai in chiesa, avevo paura che potessero chiudere l’entrata principale. Fortunatamente era ancora tutto aperto, l’unico problema sarebbe stato recuperare il tutto senza farmi vedere dagli eventuali parrocchiani. Fortunatamente la chiesa era praticamente deserta, sentivo delle voci provenire dalla sacrestia e scoprii che in quel momento c’era una specie di riunione. Non poteva andare meglio, in un baleno staccai tutto, rimisi a posto i cavi e recuperai il videoregistratore, se mi avessero cronometrato sarei entrato nei guiness dei primati. Sistemai tutto l’apparato nel bustone che mi ero portato appresso e ritornai a casa carico di eccitazione. Entrai e corsi in camera senza farmi vedere dalla mamma, nascosi il tutto e scesi per la cena, avrei montato il tutto dopo… Fu la serata più lunga della mia vita, non riuscivo ad avere la pazienza di aspettare, dovetti anche aiutare mia madre a lavare i piatti e la cosa non fece che aumentare la mia ansia. Alla richiesta della mamma di vedere un film insieme mi venne quasi da piangere, lo chiedevo sempre io e lei quasi mai accettava, adesso che lo chiedeva lei non potevo certo negarmi… quando la mamma aggiunse che il film lo aveva consigliato la zia, mi venne un colpo… in un raccontino sarebbe stato un bel pornazzo che avrebbe portato i due ad una serata scopereccia, ma non poteva certo capitare a me… infatti la zia aveva prestato un film “normale” che le era stato regalato in dvd, ma che lei non poteva vedere perché non aveva il lettore. Fortunatamente il film era davvero bello e la serata passò più velocemente di quanto pensassi, anche se per me era appena iniziata. Diedi la buona notte alla mamma e andai nella mia camera, presi il videoregistratore e lo montai al mio televisore, tornai indietro il nastro e cominciai a visionare il filmato armato di telecomando e con il tasto fast-forward perennemente in uso. Andavo a velocità normale ogni volta che entrava in confessionale qualcuno per sentire e vedere quello che succedeva, ma era tutto poco interessante. L’entrata di un gatto rese meno monotona la visione che stava diventando insopportabile, poi, finalmente, entrò la mamma. Quello che successe in quei pochi minuti mi scosse profondamente, ancor oggi non mi sono ripreso… a voi probabilmente non recherà lo stesso effetto perché siete esterni alla situazione, ma io sono rimasto traumatizzato per un bel po’:
Il prete: buonasera, signora…facciamo lo stesso servizio della scorsa settimana?
La mamma: si, padre.
Il prete: dovrebbe cominciare a pensare di farlo in un modo più consono e non qui dentro. Posso capire la prima volta…
La mamma: non mi sento pronta… non so se continuerò altrimenti… lei si sta preparando nel frattempo vero?
Il prete: sono già pronto, adesso apro lo sportellino… apra la bocca…

Quello che vidi uscire dallo sportellino mi paralizzò per mezz’ora, non mi sarei mai aspettato di vedere una cosa del genere… signori dallo sportellino non uscì quello che mi aspettavo, ma una mano… si, proprio una mano.. .con le punta delle dita veniva tenuta un’ostia… praticamente mia madre si era confessata e si stava dando la comunione “in privato”… lo faceva cioè di nascosto…
Ma io l’avevo detto che a me non poteva mai capitare nulla di piccante come succede nei racconti che leggo… però adesso che ci ripenso, forse ho sbagliato soggetto… devo lasciare perdere definitivamente la mamma e concentrarmi su di un’altra parente… la ZIA!!! Ero tanto indaffarato in questo progetto che non ho dato quasi nessun peso al fatto che avesse una cassetta porno nel videoregistratore.
Mi concentrerò sulla zia e quando avrò ottenuto qualche risultato scriverò un altro racconto per rendervi partecipi sperando che non mi capiti la stessa maledetta cosa…

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