Lo Yogurt a base di seme
Arriva il finale di questo racconto tribolato, mi raccomando non copiatelo senza citarne la fonte!
Il bicchiere era pronto, adesso bisognava darlo in pasto a mia sorella. Sentimmo lo scarico del bagno, quindi si era svegliata, corsi in cucina con mia madre dietro che mi raggiungeva, di certo non voleva perdersi la scena. Preparai la tovaglietta, il cucchiaino e lo yogurt sul tavolo. Arrivò la cara sorellina e si sedette, di fronte aveva la mamma, io rimasi in piedi, ero nervoso, forse avevo paura della sua reazione. Mandò giù il primo cucchiaino e subito disse: “vedo che finalmente hai lasciato perdere quella schifezza di yogurt che avevi preso prima! Questo è un’altra storia, il gusto ricorda quello dell’altra settimana, ma è meno dolce”. E via con un altro assaggio e poi un altro: “ha un sapore leggermente fruttato, ma non capisco bene l’esatta provenienza, non vedo pezzi di frutta, solo alcuni grumi più biancastri, chissà cosa sono!”.
“Saranno i fermenti lattici…” dissi io.
“Strano che ancora non avessi detto la stronzata del giorno, era troppo superare i 5 minuti vero? Senti mamma, ma dov’è la confezione? Vorrei vedere gli ingredienti e la data di scadenza, il sapore non è male, ma l’aspetto non è che sia granché”.
E ora? mi venne un colpo a quella richiesta, ma nostra madre non ebbe nessuna esitazione nel rispondere: “Ma come? Non lo hai ancora capito? Quello mica è uno yogurt industriale con le porcherie chimiche tipo bifidus e roba del genere! E’ un prodotto 100% naturale fatto in casa, per questo magari l’aspetto può non essere eccezionale, ma è salutare, nutriente e soprattutto delizioso! Invece di sgridare tuo fratello, dovresti ringraziarlo, lo ha fatto a mano, tutto per te! Sai, lo sta insegnando a fare a tuo marito, così quando ritornerai da lui potrai fare una buona colazione tutte le mattine”.
Mia sorella mi fece un mezzo cenno di ringraziamento e poi disse: “effettivamente lui mi manca…”, poi mi guardò dicendomi: “ma tu non devi farti la doccia? Che stai aspettando?”
Capì che non mi voleva tra i piedi perché doveva dire qualcosa alla mamma e mi defilai, naturalmente rimasi nei paraggi per continuare ad ascoltare il discorso che riprese immediatamente: “Mi manca, probabilmente sono stata troppo stronza, ma sul momento quando ha provato a incularmi a tradimento non mi è andata giù e ho reagito con fin troppa violenza. Sai la sera che sono stata fuori, mi sono confidata con la mia amica e non sai che risate si è fatta! Poi ha tirato fuori l’iPhone e mi ha fatto vedere un video amatoriale dove scopava col suo ragazzo e quanto lui e lei godevano facendo sesso anale. Eravamo un po’ brille, così ho ceduto quando lei ci ha provato, voleva iniziarmi in maniera dolce e mi ha leccato tutto il buco del culo, in maniera fin troppo profonda… a me avrebbe fatto schifo fare la stessa cosa. Devo dire che mi piaceva tanto, anche quando ha cominciato a stuzzicare il buchetto con le dita, ci ha quasi infilato per intero il medio. Poi ha tirato fuori dal cassetto un affare enorme ed ha detto con aria seria che me lo avrebbe infilato tutto nel culo! Al che sono scappata terrorizzata dalla sua stanza e mentre correvo sentivo che lei rideva, poi devo essere inciampata e caduta. Ricordo che mi sono risvegliata nel suo letto la mattina dopo. Mi ha chiesto scusa per l’accaduto, in realtà stava scherzando, ma mi ha fatto notare quanto fossero esagerate le mie reazioni, soprattutto per il fatto che mi sia spaventata prima di aver provato ogni tipo di sensazione, potevo effettivamente provare dolore, come anche piacere… ma non ho affrontato la situazione.”
Allora mamma rispose: “E’ giunta l’ora di risolvere tutti i tuoi problemini cara, vieni, seguimi nella mia stanza da letto, oggi ne uscirai trasformata e svaniranno tutti i tuoi timori!”.
Aspettai che cambiassero stanza e poi gli andai dietro, mamma lasciò la porta aperta e fece in modo che mia sorella fosse in un posizione tale da non potermi vedere. Mia madre si diresse all’armadio e dopo aver trafficato un po’, tirò fuori un affare nero lucido somigliante a un vibratore, ma dal diametro più sottile, sicuramente era per uso anale. Prese dal cassetto del comodino una bottiglietta di olio per massaggi e cominciò a cospargere il culo di mia sorella, com’era lucido! Ogni tanto tergiversava con le dita in prossimità dell’orifizio anale, finché non decise di infilarci il fallo nero. Mia sorella mandò fuori un gridolino, la mamma non si fece intimorire e andò a fondo, lasciandolo per la sua quasi interezza, poi, dopo un paio di minuti, iniziò a stantuffare molto piano, sempre più piano, tanto che mi sembrò strano, solitamente avviene il contrario, ma poi compresi la tattica, spingere la figlia a desiderare quello strano rapporto che l’aveva fatta allontanare dal marito e che adesso le avrebbe permesso di ritornare, anche se già sverginata… La reazione non tardò ad arrivare: “Su dai mamma, più veloce, dai, mi sta piacendo.”
“Allora dillo che ti piace prenderlo nel culo!”
“Si! mi piace essere inculata, sono proprio una stronza, ma guarda cosa mi stavo perdendo, ti prego inculami!”
Che scena! Il cazzo mi era tornato durissimo e mi stavo segando con goduria, dovevo stare attento a fermarmi ogni tanto per non venire subito. Mia madre mi aveva visto e mi faceva segno di rallentare, qualcosa le frullava in testa, ne ero sicuro e fu così… “Mentre ti inculo, tintillati la fighetta figlia mia, proverai ancora più piacere, adesso ferma un attimo che aggiungiamo qualcosa di intrigante”. Mamma aprì nuovamente il cassetto e prese un foulard rosso fuoco, lo piegò per benino formando una striscia che usò come benda per gli occhi di mia sorella. “Che fai mamma?”. “Shhh, continua a toccarti, adesso ti inculo con qualcosa di diverso, aumentiamo le dimensioni visto che il buchetto adesso è più elastico. Devi fare pratica con la bocca, quindi lubrificalo per bene prima che finisca nel tuo culo”. Fece segno di avvicinarmi, prese la punta del mio cazzo con le mani e l’avvicino alle labbra di mia sorella. “Comincia a tirare fuori la lingua e insalivare per bene questo fallo sulla punta, brava! Mettici più saliva! Bene, adesso leccalo per la sua interezza bagnandolo tutto. Vedi che sei brava? Adesso prendilo in bocca e ciuccialo, fammi vedere che sei brava a fare i pompini!”.
Mia sorella non era molto brava in quest’arte, ma ero eccitato un casino e cercavo di non fiatare temendo che potesse andare tutto all’aria. “Sai mamma, non sa di gomma questo coso e poi è caldo, da una strana sensazione, sembra quasi vivo!”.
Oh cazzo! Era vivo si! Poi mamma decise che era venuto il momento e tolse dalla bocca di Emanuela il mio pisello per infilarlo dietro, giù per il culo. Feci un po’ di fatica ad entrare, ma poi scivolò così bene che cominciai a pompare come un ossesso. Mia sorella gridava dalla goduria, mentre mia madre dopo aver guidato i miei primi movimenti si era messa a leccare la fica della figlia, che, presa dagli innumerevoli orgasmi, non si rendeva conto dell’impossibilità della situazione. Io ero arrivato al limite e mia madre lo aveva capito, mi fece uscire e fui scambiato col fallo nero, mia sorella ci rimase male: “no, perché lo hai tolto, preferivo quell’altro, mi dava più calore!”
“Cara, preparati che adesso ti faccio assaggiare qualcosa di eccezionale, dello yogurt caldo alla spina, apri bene la bocca, fai aaaahh”. Mentre diceva queste parole eccitanti stava segando il mio cazzo a 2 centimetri dalla bocca di mia sorella e dopo averle dette cedetti alla sborrata e cominciai a venire come un idrante colpendo con i getti tutta la faccia che avevo davanti. Mia sorella, forse un po’ presa alla sprovvista, si tolse di scatto la benda e quasi le venne un colpo! Vedendomi di fronte col cazzo in tiro e gocciolante, realizzò cosa doveva essere successo, mi diede uno spintone forte facendomi cadere e gridò dicendo che eravamo dei pervertiti, dei porci incestuosi e, non contenta, mi tiro un calcio dritto nei coglioni mentre ero a terra inerme! Poi girandosi verso mia madre le disse che era arrivato il momento di ritornare da suo marito e che difficilmente avrebbe rimesso piede in questa casa di merda!
Emanuela la prese davvero male, passò quasi un anno prima che facesse pace con noi, in realtà ci era grata, grazie a quella avventura aveva fatto pace con suo marito e adesso se la spassavano parecchio a letto, lei lo prendeva nel culo con grande piacere e non permetteva nessun spreco di sperma, ogni volta doveva finire tutto nella sua bocca assetata.
Io purtroppo da quel giorno ho seri problemi con il pisello, il calcio nei coglioni mi ha procurato seri danni e non mi si rizza più in maniera naturale, mamma naturalmente ha trovato una soluzione bizzarra al problema attaccandomi alcuni elettrodi che scaricando della elettricità me lo fanno rizzare, ma questa sarà probabilmente un’altra storia da raccontare…

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