La Professoressa in calore, episodio 7

Se lo menava, aveva davvero un gran bel cazzo, così grosso che il glande non fuoriusciva dal prepuzio. Gli altri compagni ridevano, mentre qualcuno diceva che questa volta la sospensione non gliela avrebbe tolta nessuno.

“Smettila Giangrande mentre sei ancora in tempo!”

“E’ stata lei a istigarmi, ci crede o non ci crede che sono il Peter North italiano?”

“Va bene, ci credo, ci credo, basta che rimetti dentro il pisello”

Intervenne un ragazzo dal fondo:
“Ma Prof, se 10 minuti fa aveva detto che neanche lo conosce!”

“Su questo risolviamo subito”
disse Giangrande, che senza rimettere dentro il pene si muoveva per tutta la classe alla ricerca di cavi, cavetti e del necessario per accendere il proiettore che si trovava dall’altra parte della classe. Poi prese dalla cartella il suo iPad nel tentativo di collegarlo alla periferica video.

“Giangrande, per favore un po’ di contegno, metti a posto il tuo affare!”

“Non posso è troppo duro, mi fa male rimetterlo dentro”

Un fascio di luce mi colpì in pieno il viso, aveva acceso il proiettore.

“Venga di qua prof., che ci impalla la visuale, questo aggeggio filma sul muro dietro la cattedra”

Mi alzai dalla sedia con malavoglia, tutta la situazione mi aveva eccitata e non riuscivo piĂą a contenere gli accadimenti, ero in balia dei ragazzi e non avevo il polso di chiudere con fermezza o forse in cuor mio non ne avevo voglia.
Mi spostai di lato per liberare il campo e mi sistemai vicino alla porta, in questo modo potevo evitare che qualcuno entrasse, sul muro cominciarono ad apparire delle scritte, doveva essere il titolo “Peter North Ultimate Cumshot Compilation”, poi partirono le immagini, non si vedeva proprio benissimo, un po’ perché le immagini erano molto sgranate, un po’ perché c’era molta luce, una situazione non adatta per un proiettore.
Riuscivo a scorgere una donna presa da dietro, non si capiva se era del sesso anale o vaginale, poi l’attore tira fuori un uccello dalle notevoli dimensioni e comincia a sparare fuori una grande quantità di sperma, denso e cremoso che va a finire sul muro nei primi schizzi, poi sulla nuca dell’attrice e in quelli finali sulla schiena e sulle natiche di lei, davvero una bella schizzata! Poi la scena cambia, questa volta si vede molto meglio grazie ad una risoluzione del video più alta, il cazzone è in mezzo alle tette di una donna di colore che di li a breve riceve una copiosa sborrata sul suo enorme seno nero che fa da contrasto alla crema densa che lo ricopre. Poi è il turno di una biondona che riceve dritto in bocca tutto il succo per poi ingoiarlo avidamente.
Io non ne potevo piĂą, avevo una voglia matta di masturbarmi, cosa che avevano giĂ  cominciato a fare tutti, ma, presa dalle immagini che scorrevano sul muro, non mi ero accorta di nulla.
Giangrande aveva sistemato sulla cattedra tre bicchieri di plastica capovolti a formare una piccola piramide, il suo scopo era dimostrare di buttarli giù con la sua portentosa schizzata da dietro il banco. Adesso ero rapita dalla sega dello studente, era l’unico che riuscivo a vedere con chiarezza, gli altri erano seduti, si vedeva che si segavano, ma i banchi coprivano la visuale.
Nessuno faceva caso a me, erano tutti concentrati a guardare il video e io con disinvoltura feci scivolare una mano sotto la gonna girandomi di lato in modo da non farmi vedere. In quella posizione l’unico che poteva vedermi nell’atto era Giangrande, ma era molto concentrato sull’obiettivo di colpire i bicchieri e dimostrare la sua “lunga gittata”.
Era la prima volta che mi masturbavo mentre erano presenti altre persone e questo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione, in più nella classe cominciava a diffondersi un odore pungente di sesso che mi faceva impazzire e il video che vedevo sul muro era la ciliegina sulla torta! Adesso l’attore si menava il cazzo davanti a tre donne piuttosto giovani e mentre veniva, distribuiva il suo seme a turno sulla faccia delle tre troiette. Ad un tratto ebbi uno sbalzo a causa di un grugnito, era Giangrande prossimo alla venuta.

“Guardi Prof, guardi come sborro lungoooooo!!”

E venne! I primi due schizzi furono però mosci, il terzo invece colpi con prepotenza uno dei bicchieri che fu sbalzato in terra, il quarto e il quinto schizzo atterrarono sulla cattedra, gli ultimi due ritornarono ad essere mosci.

“Sono o non sono il Peter North italiano?”

Non potevo che annuire e renderlo contento e soddisfatto.
Nel frattempo anche gli altri erano prossimi alla venuta…

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