La Professoressa in calore, episodio 11

Domenica per problemi logistici è saltato l’aggiornamento e per problemi di connessione è sparito per qualche ora anche il sito che risultava dai server scaduto! Pensate un po’ quante disgrazie una dietro l’altra… Per farmi perdonare ecco a voi il nuovo episodio della professoressa piĂą porca che ci sia!! Via alle danze!!!

Rientrai a casa decisa a preparare una cenetta con i fiocchi! Mio marito non era infatti ancora rientrato e sentendomi in colpa, volevo fargli una sorpresa con qualcosa di speciale. Ultimamente la cena era sempre un po’ arrangiata, nessuno dei due ci faceva molto caso, anche perchĂ© lavorando in due era difficile fare di piĂą e poi comunque riuscivamo a rifarci la domenica, avendo piĂą tempo a disposizione qualcosa di buono si preparava.
Feci appena in tempo a finire tutto che Domenico rincasò, era piuttosto euforico, me lo immaginavo piĂą stanco, meglio così. Alla vista della tavola imbandita a festa sgranò gli occhi e sorrise d’immenso, la sua faccia tonda sembrava uno smilie! Mi diede un bel bacio schioccante sulle labbra e si complimentò con me prima ancora di assaggiare qualunque cosa. Ero contenta, mi sentivo un po’ meno in colpa per la giornata appena passata e, nonostante tutto, avevo ancora voglia… l’ideale sarebbe stato concludere la serata con una bella scopata con mio marito.
Mangiammo con gusto, fortunatamente la cena era venuta bene e Domenico mi stava raccontando la sua giornata, che culminava con il ritorno a casa che era stata un’epopea a causadel traffico causato da un incidente e della sua malsana idea di uscire dall’autostrada per prendere una via interna.

“A parte i semafori sempre dannatamente rossi, non immaginavo di trovare l’ennesima coda proprio quando pensavo di aver superato tutti gli ostacoli e sai a cosa era dovuta? Alle puttane! Proprio prima dell’ultimo svincolo della statale, ho attraversato un tratto dove ne avrò contate una quindicina, senza nessuna vergogna erano seminude e su richiesta mostravano la mercanzia e non solo le tette! Facevano vedere il culo e se o facevano anche palpeggiare per dimostrare che era bello sodo. Una zoccola addirittura aveva dimostrato che la sua farfallina era depilata a dovere… pensavo che queste cose succedessero nei film, per non parlare delle tariffe! Con naturalezza sembrava si leggesse il menu del ristorante: bocca 50 euri, bocca e figa 150 euri, bonus culo + 100 euri ingoio incluso, solo mano 25 euri.”

Io ero esterefatta dal racconto, non per il contenuto, ma per il fatto che a parlarne fosse mio marito. Decisi di partecipare mettendoci un po di pepe:

“Ma davvero caro? che combinazione, pensa che anch’io tornando ho fatto un’esperienza simile, solo che non erano puttane normali, sembravano delle donne, avevano anche delle belle tette, ma sotto la gonna spuntava un cosone così!”

E feci il gesto con le mani a indicare una grandezza spropositata.

“Ah, quelli li ho visti anch’io dopo! Penso fossero gli stessi che hai visto tu! Mi sono fermato a far benzina poco prima di arrivare a casa e mentre facevo il pieno, c’era uno di questi trans che aveva infilato la sua pompa nel finestrino aperto di un’auto e faceva il pieno nella bocca di qualcuno… non so dirti se fosse maschietto o femminuccia, ma ci dava dentro di brutto…”

Hai capito il maritino cosa ha visto! A questo punto lanciai l’amo:

“Dimmi un po’ caro, prima le puttane, poi i trans, non ti sarai mica eccitato? Lo sai che non fa bene rimanere in tiro, bisogna sfogarsi… ti va di fare un gioco?”

“Come no! Mi stuzzica l’idea!”

“Allora, adesso io faccio la puttana! Vuoi che ti faccia una sega? Sono 50 euri! Per un pompino fanno 100 euri! Se vuoi anche la mia fighetta devi sborsare 200 euri.”

“Caspita che prezzi…”

“Io sono il meglio, non sono mica una puttanella di strada e poi non mi hai lasciato finire con l’ultima opzione: a soli 500 euri sono tua tutta la notte, culo e ingoio inclusi!”

“Tu mi tenti… ma 500 euro sono tanti”

“Che fai i giochi di parole? niente sconti, sono una professionista io!”

“Va beh! Vada per i 500 euro, aspetta che vado a prenderli”

Giochino a parte che mi stava eccitando, mi chiedevo dove stesse andando a prendere il denaro, non abbiamo mai avuto a casa così tanto contante… poi tornò con una mazzetta da 100 euro, erano i soldi del Monopoli… cominciai a ridere e lui con me, poi tornai seria, feci l’occhiolino e cominciai a spogliarmi. Domenico fece lo stesso, lo aveva giĂ  bello duro.

“Da dove cominciamo?”

Dissi io e lui per tutta risposta mise la sua mano sulla mia testa facendomi avvicinare al suo cazzo.

“Bene, il cliente vuole un bocchino come aperitivo! Lo vuole liscio o con l’ingoio?”

“Davvero lo fai?”

“Ti ho detto che sono una professionista! E poi ormai mi hai pagata, che figura ci faccio…”

Di nuovo a ridere tutti e due.
Passammo la notte di sesso più sfrenata che avessimo mai fatto, Domenico riuscì a venire per ben 4 volte, due in bocca, una in figa e una nel culo!
Fortunatamente era così eccitato che non fece caso al fatto che il mio ano fosse un po’ troppo permissivo nell’entrata del suo pene, visto che era stato deflorato solo qualche ora prima dai cazzi dei negroni. Poi doveva essere la sua prima volta, quindi non poteva notarlo…
Comunque sia, quel giorno sarebbe rimasto negli annali della mia vita sessuale, il piĂą attivo in assoluto, dopo quel giorno non ho mai goduto così tante volte. Quella stessa sera organizzammo con mio marito il viaggio per le vacanze pasquali, meta Parigi. Era da tempo che volevamo farlo, ma i nostri rispettivi impegni in un modo o nell’altro non ce l’avevano mai permesso.
La settimana seguente passò tranquilla, le vacanze erano vicine quando ci fu la cattiva notizia, il collega di mio marito che era stato scelto per accompagnare i ragazzi della sua scuola alla gita scolastica si era rotto una gamba cadendo dalle scale, quindi era impossibilitato a fare il viaggio e doveva essere sostituito proprio da Domenico. Il rimborso dell’agenzia era solo del 50% perchĂ© avevamo preso un’offerta, mio marito insisteva perchĂ© partissi comunque, ma non me la sentivo, il mio stato mi avrebbe potuto cacciare nei guai, così decisi di rimanere a casa e cercai di uscire il meno possibile. Da quella sera non avevo piĂą fatto zozzerie e dopo 3 giorni passati a casa e piĂą di 10 da quel fatidico giorno, non ce la facevo più… siaben inteso che nel frattempo mi masturbavo ben tre volte al giorno, ma era solletico per me… Dovevo fare qualcosa e allora pensai di prendere la macchina e farmi un giro, conoscevo giĂ  la meta, volevo provare una nuova e forte emozione, sarei passata dai trans e ne avrei pagato uno per scoparmi a dovere.
Arrivai in zona, notai in lontananza il superdotato dell’altra volta che parlava con qualcuno su una mercedes di lusso. Fortunatamente non salì e potei avvicinarmi, abbassai il finestrino e lui/lei mi parlò:

“Ciao cara, sei in cerca di emozioni forti? Lo sai che non sono una donna normale vero?”

Feci la gnorri:

“Ah no? Solo perchĂ© hai le tette grosse?”

“Ho qualcos’altro di grosso qui sotto…”

E tirò fuori la sua nerchia, che da vicino sembrava ancora più enorme.

“Buon Dio! Ma è vero? lo posso toccare?”

“Fai pure cara, a te lo consento”

Lo impugniai con la mano destra, quasi non riuscivo a chiuderla, era molto caldo. Feci un paio di su e giĂą e lo scappellai, aveva una cappella enorme e il movimento lo aveva fatto irrigidire di piĂą, forse sarebbe diventato ancora piĂą grande.

“Basta divertimento cara, se mi vuoi sono 200 euro per farti godere e 400 se vuoi vedermi sborrare”

“Cosa? E perchĂ© mai costa di piĂą vederti godere?”

“Se io ho un orgasmo non riesco a reggere tutta una nottata, quindi guadagno di meno, devo compensare con i clienti che amano vedere lo sperma fuoriuscire dal mio cazzone”

“Beh, anche i 200 euro non sono pochi…”

“Guarda cara che non sei obbligata a venire con me, ci sono colleghe meno dotate che sono magari piĂą adatte al tuo budget… a meno che non sei abbastanza porca da accettare una certa cosa…”

Che domanda, io non abbastanza porca… a questo punto ero disposta a tutto…

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