Mamma si prende cura del figlio con le mani infortunate e lo masturba

Buon Ferragosto a tutti!
So che in tanti aspettavano il nuovo capitolo della professoressa in calore, ma esattamente un anno fa inserivo uno dei miei primi racconti porno, vecchio di 10 anni a cui mancava il secondo capitolo conclusivo. Mancava poco alla conclusione della storia, così ho preferito fare questa scelta e chiudere definitavamente questo raccontino, magari non molto originale, ma abbastanza stuzzicante…

“Ma bravo! Vedo che ne hai di forze! A occhio sembra più in erezione di prima e devi sempre fare la pipì vero? Adesso ci penso io, aspetta un attimo che vado in camera a prendere il necessario.”

Dopo neanche due minuti mamma tornò con una scatola di preservativi. La aprì e tirò fuori un profilattico, lo mise in bocca per insalivarlo e con un colpo deciso lo infilò sul mio pene dolorante per l’elezione tenuta troppo tempo e lo sforzo che faceva per non urinare.

“Bene, adesso lasciati andare, fatti questa benedetta pisciata!!”

“Ma ne sei proprio sicura, non è che bagno il letto?”

“Vai tranquillo e spara!”

È così feci! Scaricai tutta la vescica e mentre si formava un palloncino nel preservativo, pensai alle bombe d’acqua al piscio che facevamo con gli amici quando ero più piccolo e che tanto ci facevano divertire quando le facevamo esplodere sulle nostre amichette antipatiche del tempo. Prima di scaricarmi pensavo di avere in corpo molti più liquidi, quindi mia madre non fece poi tanta fatica a togliermi il profilattico senza fare danni, in più provavo quella classica sensazione di goduria che si ha dopo una grossa pisciata trattenuta troppo a lungo. Mamma andò in bagno a svuotare il “palloncino”, questa volta non fece nulla di strano e tornò da me quasi immediatamente. Ammirava la turgidità del mio pene che continuava a svettare verso l’alto e speravo che il suo sguardo insistente significasse andare oltre e ottenere di più. In quel momento suonarono alla porta, mamma si guardò un attimo allo specchio e sistemò meglio la vestaglia in modo da essere più presentabile. Immaginai fosse il postino, chi mai poteva essere alle 9 e mezza del mattino!

“Guarda chi c’è disse mia madre.”

Era Saviano, il mio amico e compagno di scuola fin dalle scuole medie.

“Dice che oggi gli studenti hanno scioperato e non è andato a scuola, quindi di ritorno ha preferito non tornare a casa e passare a trovarti. Ti lascio in buona compagnia, io ne approfitto per andare a farmi una doccia.”

“Ciao Ciccio!! Vedo che stai combinato ancora male! Tua madre invece è sempre uno schianto! È la prima volta che l’ammiro in vestaglia e sono riuscito quasi a vederle una tetta! Poi adesso è pure andata a farsi la doccia, chissà se riesco a vederla nuda… Ma… Che ci fai con questi preservativi sul comodino?”

“Se te lo dico non ci credi… Anzi ti viene pure un colpo!”

“Si va beh, il solito esagerato!”

“Come vuoi… La mia dolce mammina mi ha fatto prima una bella sega e poi mi ha infilato il profilattico per farmi pisciare dentro!”

“Ma che cazzo dici? È poi per quale cazzo di motivo uno deve pisciare in un preservativo!”

“Il senso c’è, ma trovo inutile entrare nel dettaglio, la cosa importante è che invece di venirmi a rompere i coglioni, dovevi entrare a scuola, ero vicino a fare qualcosa di grosso con mia madre e adesso hai rovinato tutto…”

“Nooo, non ci credo! Solo a pensarci me lo hai fatto diventare duro! Dai che mi stai prendendo per il culo!”

“Ma vuoi che mi inventi una cosa del genere? Poi libero di crederei o no, l’importante è che adesso ti togli dai coglioni, perchè voglio vedere come prosegue, sono sicuro di andare ben oltre, ho visto come mia madre mi ammirava il cazzo…”

“No dai… Non posso perdermi quest’occasione, mi nascondo e vi spio, dai, dai.”

“Già è scommetto che ti spari un bel raspone vero?”

“Beh, cosa dovrei fare se mi trovo di fronte ad uno spettacolo peccaminoso tra madre e figlio? Certo preferirei partecipare… Perché non provi a vedere se tua madre ci stà? Magari faccio l’entrata a sorpresa e c’è la scopiamo in due! Cazzo se mi è venuto duro! Dai, dai, dimmi di si!!”

“La cosa mi stuzzica, anche se rischiamo grosso, potrebbe tirarsi indietro e farci rimanere all’asciutto…”

“Si, ma tu non devi dire subito tutto, vedi come va, e se trovi spazio inserisciti, poi lo troviamo il momento giusto per calare l’asso!”

“Calare il cazzo! Vorrai dire…”

“Si, si, dai, dai, facciamolo!”

“Shhhh, vai nasconditi in bagno, mi è sembrato di sentire una porta sbattere…”

Avevo ragione, sentivo i passi sulle scale, mia madre stava salendo, era in accappatoio, mal allacciato, non nascondeva poi tanto le sue forme e mentre camminava, usava con le mani un asciugamano per asciugar si i capelli frizionandosi la testa.

“Ma Saviano è andato via? Non gli ho offerto neanche un caffè!”

“Purtroppo per lui è andato via, si è perso uno bello spettacolo! Penso abbia una cotta per te! Quando ti ha vista in vestaglia ci è mancato poco che partisse il sangue dal naso come in un cartone giapponese…”

“Ma va? Dici sul serio? A Saviano piacciono le tardone?”

“Ma che tardona! Lo fai venire duro a me che sono tuo figlio, figurati ad un estraneo!”

“Adulatore…”

“Oh, ti si é aperto l’accappatoio, ma hai la figa depilata?”

“Certo, la vuoi vedere meglio da vicino?”

“Davvero me la faresti vedere?”

“Pochi minuti fa ti ho sparato una sega, penso che hai tutto il diritto di vedere la figa di mamma!”

Mi si avvicina con molta lentezza scoprendo meglio il pertugio da cui sono uscito.

“Me la fai vedere meglio?”

“Vuoi un primissimo piano? Adesso ti accontento!”

Con un balzo felino toglie l’accappatoio e sale in piedi sul letto, adesso posso vedere la sua figa depilata dal basso verso l’alto. Mia madre piega le ginocchia e avvicina la sua vagina a pochi centimetri dai miei occhi, mentre con la sua mano destra si tocca e poi la allarga facendo mi vedere il clitoride in bella mostra.

“Favorisci?”

“Me la mangio tutta!”

Non passa neanche un secondo e mi ritrovo serrata sulle mie labbra la sua fighetta umida, comincio a lavorare di lingua usando tecniche diverse, dalla slinguazzata al picchiettare in punti nevralgici, lei se la gode tutta, ansimando a più non posso, faceva un po’ troppa pressione sulla mia faccia e ogni tanto rimanevo senza fiato (ricordate che sono con tutte e due le braccia ingessate…).

“Era tanto tempo che nessuno pasteggiava con la mia fica…”

“Ti piace come lo faccio?”

“Si, sei bravissimo, mi manca poco, fammi godere!!”

E mi si pianta nuovamente con tutto il suo peso sulla mia faccia. Non avevo mai leccato una fica in apnea, ma era una giornata speciale, per tutte le prime volte. Fortunatamente non ci volle molto a far venire la mamma, ma quasi mi affogò con la sua venuta.

“Sei davvero bravo con la bocca, lo sai che è anche una mia specialità?”

“Non ne dubito mamma, ci credo sulla parola che sei una bocchinara fantastica, pensa Saviano che spettacolo che si è perso…”

“Non essere volgare e non dire stupidaggini, mica avrei dato spettacolo se lui fosse rimasto, ma adesso basta parlare del tuo compagno di classe, ho voglia di essere scopata, adesso ti salgo in groppa!”

“Ma come? Non volevi farmi vedere la tua bravura nel fare un bocchino?”

“Ancora? Si dice fellatio, o proprio se devi usare un altro termine c’è pompino che è meno volgare. Quindi preferisci che mamma te lo prenda in bocca? Non vuoi soddisfare la mia micina che ha tanto bisogno di affetto?”

“Come faccio a dirti di no! E poi non sono nelle condizioni di fare altrimenti.”

Con sguardo da vera porca mia madre risale sul letto e si siede sul mio cazzo svettante e comincia a cavalcarlo, era uno spettacolo vedere sballonzolare le sue tette. Le dissi di piegarsi verso di me per poterle baciare e nel frattempo avere più campo visivo per vedere cosa faceva Saviano. Il disgraziato si era già spogliato, era nudo come un verme col cazzo in mano che se lo menava seminascosto dietro la porta del bagno. Mi faceva dei segnacci, capivo che voleva partecipare, così provai a stuzzicare la mamma.

“Che belle tette morbide, ha proprio ragione Saviano ad andarne matto, oggi non sai come era contento di averne intravista una mentre eri in vestaglia!”

“Che mascalzone il tuo amico, sbirciare così a tradimento”

“Ma dai mamma! lui ti adora, non sei dispiaciuta che non ci sia? Magari partecipava anche lui!”

“Ma che dici! Sto scopando con mio figlio facendo incesto, ci manca solo un altro cazzo!”

“Però godresti di più, mi sa che papà ti lascia all’asciutto, altrimenti oggi non staresti facendo la porca con me!”

“Questo è vero, oggi è iniziato tutto per caso e non sono riuscita a trattenermi”

“Vedo che stai accellerando il ritmo mamma”

“Mmm, si, si, sto godendo come non mai, poi tu mi fai venire strani pensieri”

“Stai pensando al cazzo di Saviano vero? Ne vorresti adesso un altro a riempirti!”

“Mmm, si, oggi sono una troia, una vera zoccola in calore vogliosa di cazzi”

“Dai mamma continua, allarga con le mani le chiappe, metti in mostra il tuo culo e immagina che ti venga riempito dal cazzo di Saviano”

“Siiiii, nel culo si! Mi infilo due dita!”

“No mamma, no! Allargalo, Tienilo aperto e pronto, vuoi che chiami Saviano? Lo faccio venire a incularti?”

“Siiiii, fammi inculare mentro ho il cazzo di mio figlio nella fica!”

Ormai Saviano era a pochi centimetri di distanza, col pene eretto pronto a segnare il goal!

“Mamma il tuo sogno è esaudito”

E zak, in un nanosecondo il cazzo di Saviano era nel culo di mia madre.

“Oh mio Dio, oh mio Dio! Sento il culo pieno di carne viva, lo sento, lo sento”

Quando le mani di Saviano si aggrapparono alle tette di mamma, lei si rese conto che era tutto vero, ma ormai era troppo tardi.

“Siete due porci maiali, eravate d’accordo veroooo ahhh?”

“Senti chi parla… dai mamma, facciamo a gara chi è più porco? Mi sa che oggi vinceresti tu….!”

“ohhh, porci, maiali, godo, godoooooooo!”

“Ah vengo anch’io, vengo nel culo di tua madreeeeeee”

Saviano era stato Speedy Gonzales, probabilmente l’eccitazione gli aveva giocato un brutto scherzo, io invece essendo già venuto prima, stavo resistendo di più.

“Bastardo, mi hai riempito il culo di seme, potevi uscire prima, guarda sto sporcando tutto il lenzuolo e mio figlio, avevo fatto tanto per non sporcare!”

“Ma mamma come parli? Il culo di seme? Su pulisci il liquido seminale, come lo chiami tu che sono tutto imbrattato!”

“Signora vado in bagno a prendere della carta igienica?”

“No, che spreco, faccio io”

E comincio a leccare le mie gambe, il torace e la parte di lenzuolo sporca.

“Ti piace mamma vero? Ti ho visto prima nel bagno che giocavi con il succo dei miei lombi… che ne dici adesso di farmi venire? Ti ricordo che dovevi farmi la fellatio…”

“Siii, adesso te lo pendo in bocca, così mi spari dritto in gola un bel getto caldo di sperma, anzi faccio la volgare, mi sborri in bocca e ingoio tutto come una puttana!”

“Oh santo cielo! Signora le posso infilare il mio cazzo nella fica mentre sbocchina suo figlio?”

“Devi scoparmi Saviano! Voglio venire un’altra volta mentre succhio il cazzo di mio figlio, ma tu non ti permettere di sborrare dentro! Anzi, infilati il preservativo, così non rischiamo”

“No signora la prego, voglio sentire tutto il calore della sua figa e poi non le vengo dentro, ho il desiderio di provare una spagnola con le sue bellissime tette, voglio venire così”

“E sia, ti accontenterò!”

Che spettacolo, mia madre presa alla pecorina mentre mi succhia l’uccello in attesa che le irrori la bocca, non potevo resistere molto e infatti in meno di un minuto scaricai non so quanto sperma tra le labbra della mamma! Non vidi una sola goccia uscire fuori, ingoiò tutto! Poi come promesso accolse tra le sue tette il cazzo di Saviano, ci sputò su e cominciò una bellissima spagnola! L’uccello del mio amico era abbastanza lungo da arrivare negli affondi vicino alla bocca di mamma, che a intervalli faceva uscire la lingua per dare una lappata al glande. Ormai Saviano era al capolinea, mia madre strinse bene le tette in una morsa incredibile tenendo il cazzo teso a mirare sulla sua faccia, che in un paio di secondi fu invasa da almeno cinque schizzi portentosi di sborra densa e appiccicosa. Mamma diede una succhiata all’uccello di Saviano e con il dito raccolse tutta la crema dalla faccia portandosela un po’ alla volta in bocca, fino a farla sparire tutta! Altro che noi maschietti, era una gran porca mia madre, infermiera purtroppo solo per un giorno!

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