E anche l’ultima festa arriva e tutte le altre porta via, ovvero l’Epifania! Questo giorno lo festeggiamo con un racconto porno, non è quello della professoressa, ma uno a tema con questo giorno della Befana.
Per non lasciarvi all’asciutto, potreste non vedere subito l’intera storia, si aggiornerà con il passare delle ore, spero sia completa per la fine della giornata, è tutta nella mia testa, ma bisogna perderci del tempo per scriverla degnamente. Tra l’altro sarà il primo racconto con gli inserti pubblicitari, nel senso che ci saranno tre o quattro link che punteranno a dei prodotti correlati di uno shop online di roba porca… Buona lettura!!

Siamo una famiglia composta da 5 elementi, padre, madre e 3 fratelli gemelli maschi. A causa del lavoro dei nostri genitori non ci vediamo spesso, ma nei periodi festivi facciamo sempre in modo di fare di tutto per restare uniti. Con mamma è semplice, lei insegna, ma con papà è più difficile perché fa il geologo per importanti società ed è sempre in missione nei posti più disparati.
Quest’inverno infatti per poter stare tutti insieme è riuscito a portarci con lui in Groenlandia in un appartamento tutto nostro, così lui poteva essere relativamente vicino ai luoghi che doveva tenere sotto controllo dove erano in corso delle ricerche per la scoperta di nuovi materiali in alcune aree di quelle terre fredde e desolate.

Passammo uno splendido Natale, la sera papà si vestì da Babbo Natale e ci portò un sacco di regali, in uno per la mamma c’era un costume fantastico, molto ma molto sexy, era da befana, dalla foto della modella non avrebbe tenuto nascoste le forme di nostra madre, bella donna un po’ in carne con un culone da capogiro e due tettone niente male.

“Questo lo metterai la notte della Befana quando ci riempirai le calze di dolci e ci delizierai magari con un bello spettacolino…”

Tante risate e tanto alcol, fino all’apertura dell’ultimo pacchetto, sempre per nostra madre. Questa volta si capiva che c’era qualcosa sotto, perché avevamo notato uno strano movimento di nostro padre, ma sul momento non ci avevamo fatto troppo caso, poi eravamo sul divano e un po’ lontani dalla scena. Papà aveva il pacco all’altezza dell’inguine e lo faceva scartare senza darlo totalmente nelle mani di mamma, che dopo averlo aperto rise come una matta. Quel porcone aveva infilato il suo cazzo dentro, lo capimmo subito vedendo i movimenti che faceva per toccarlo e baciarlo, si era data subito da fare con sega e pompino la troia!

“Ragazzi noi andiamo nella nostra camera, prima di andare a letto magari sistemate un po’ il tavolo e mettete a posto la roba da mangiare nel frigo, buona notte!”

Bellissimo l’occhiolino complice di nostro padre e il segno di trombata che ci fece di nascosto mentre andava nell’altra stanza… non era la prima volta che sapevamo che i nostri genitori andavano a scopare, ormai siamo maggiorenni e non ci abbiamo mai fatto troppo caso, poi loro sono sempre stati parecchio discreti, quindi non ci siamo mai turbati più di tanto.
Quella notte però fu diverso, mentre eravamo intenti a rimettere a posto e ordinare la cucina, sentivamo abbastanza chiaramente quello che combinavano i nostri nella stanza da letto, il tutto era dovuto al fatto che non avevano chiuso le porte, sia quella del soggiorno che quella della loro camera e la tentazione a questo punto era troppa, non avevamo mai spiato i nostri genitori mentre scopavano e l’aver bevuto un bel po’, ci spinse a non pensarci due volte prima di avvicinarci pian pianino all’uscio della porta. Che spettacolo! Papà stava scopando mamma alla pecorina, ogni volta che arrivava in fondo sbatteva contro il culone di lei che faceva un rumore sordo tipo schiaffo e si deformava tutto come fosse un budino. Per non parlare dello sballonzolare delle tette, che scena eccitante! Poi mamma passò a mettersi di sopra, adesso vedevamo solo il culo, lei era di spalle e di papà vedevamo solo i piedi. Lei ansimava tantissimo, solo questo ci aveva fatto diventare il cazzo di marmo e senza neanche farci caso tutti e tre ci stavamo sparando una sega.
Cambiarono di nuovo posizione:

“Adesso mi metto sopra io e ti scopo fino a farti svenire dal godimento”

Passarono alla classica posizione del missionario, questa volta erano di lato e potevamo vederli di profilo. Papà sembrava un martello pneumatico, lei doveva godere come una matta a sentire i suoi affanni, mugolii e il rumore acquoso che dava la sua fica sbrodolante di umori.

“sono quasi al culmine cara, voglio venirti nel culo, girati che te lo infilo tutto”

Mamma senza lamento alcuno esegue e si fa inculare in due semplici mosse, il cazzo di papà entra con una facilità estrema, doveva essere una pratica comune il sesso anale tra i nostri genitori.
Mentre papà montava da dietro, nostra madre si sgrillettava la fica con appassionante fervore, poi disse anche lei qualcosa:

“è vero che poi mi regali un bel cazzone da infilarmi nella figa quando mi inculi? Deve essere una dobbia goduria assolutamente da provare”

“te lo faccio trovare nella calza della Befana cara, oh si ti riempio il culo di sborraaaaaaa”

Come fossimo collegati sessualmente, a quel grido anche i nostri cazzi vennero all’unisono, getti di sperma schizzati un po’ dappertutto sulla soglia della stanza dei nostri, qualcuno perfino sulla porta.
Ci siamo guardati negli occhi e un po’ a disagio ci siamo allontanati per non essere scoperti, visto che era probabile che adesso potessimo essere visti.

Crollati nei nostri letti, ci risvegliammo il giorno dopo pensando di aver sognato tutto, solo una battutina di nostro padre a colazione ci fece capire che era tutto accaduto per davvero. Ce lo disse senza farsi ascoltare da mamma e usò un’aria molto complice:

“ragazzi, ieri mi avete quasi fatto cadere, stavo scivolando sulla vostra roba… tutta colpa di vostra madre che non ha chiuso la porta, ma le ho fatto pulire tutto fino all’ultima goccia, anche se non mi sembra l’abbia poi presa come una vera punizione…”

e rideva, noi sorridevamo, anche se un po’ imbarazzati dalla situazione. Scoprimmo in seguito che tutti e tre immaginavamo in quel momento nostra madre messa a carponi che leccava da terra e dalla porta il nostro sperma, il che ci portò nei giorni seguenti a fantasticare sulla mamma, facendoci scappare qualche sega in suo onore.
A due giorni dal fine anno nostro padre ci avvisò che non sarebbe tornato a casa, ma che era richiesta la sua presenza in una postazione a qualche centinaio di chilometri da dove si trovava attualmente e che bisognava rimanere in quella stazione per una moltitudine di controlli e verifiche scientifiche e strutturali. Era andata a farsi benedire l’idea che aveva avuto papà per poter passare il periodo festivo insieme senza che il lavoro influisse sul menage familiare.

Passammo un capodanno anonimo, festeggiando poco e ricordando quando fosse stato bello il Natale della settimana precedente, facemmo una lunga skype con papà, poi mamma la continuò in privato portandosi dietro il portatile nella sua stanza. Questa volta chiuse la porta, la tentazione fu tanta e cercammo di spiare dal buco della serratura, non si vedeva molto, ma da quello che potevamo sentire stavano sicuramente facendo una chat erotica masturbandosi a vicenda.
Nel mentre sentimmo che tutti e 3 i nostri cellulari che erano rimasti nel soggiorno avevano ricevuto un messaggio, era papà:

“scommetto che state origliando dietro la porta sporcaccioni… perché non lasciate a vostra madre lo stesso ricordino dell’altra volta? Sono sicuro che apprezzerà…”

Che porco!!! abbiamo pensato all’unisono, ma la cosa ci arrapava ancora di più… tornammo vicino alla stanza chiusa, questa volta mamma era più udibile, si lamentava dal piacere, probabile si stesse masturbando ed eravamo sicuri che nostro padre le avesse detto di alzare la voce per farsi sentire meglio ed eccitarci di più. A turno sparammo la nostra venuta sulla porta, lunghe e dense schizzate di sperma che defluivano in basso formando un oscena pozza di sborra. Quando anche l’ultimo di noi finì di sgrullarsi il cazzo, mandammo un messaggio a papà:

“Missione compiuta!”

e lui rispose:

“allontanatevi e non fatevi vedere, sarebbe grande se riusciste a filmare tutto”

Ma non era assolutamente possibile fare un video col cellulare senza farsi vedere

“impossibile papà…”

“Si avete ragione, ci penso io…”

Quella risposta ci fece guardare negli occhi con aria interrogativa, cosa mai avrà voluto dire? Comunque eravamo con le orecchie tese a sentire ogni possibile rumore e dopo un paio di minuti sentimmo la porta della camera aprirsi. Ma nostra madre non si fece vedere, aspettammo sul divano e il tempo sembrava non passare mai. Finalmente apparve la mamma:

“ragazzi sono distrutta, lasciate tutto così come è, sistemiamo domani, se volete vedere la tv non alzate il volume e non fate troppo tardi”


“ma dai mamma è Capodanno! Su vieni e bevi un altro bicchiere di champagne”

“no ragazzi, per oggi ho già bevuto abbastanza…”

e ci fece l’occhiolino, si girò e sculettando andò a dormire. Che troia! Aveva fatto pure la battuta!
Arriva un messaggio di papà con delle foto, due selfie della mamma con indosso una mascherina: uno col viso vicino alla porta con la lingua di fuori in procinto di leccare lo sperma e l’altra che fa un primo piano della bocca in cui ha la lingua completamente ricoperta di sborra… altro che troia… i nostri cazzi erano tornati in tiro e quel porco di papà lo sapeva di sicuro, infatti chiuse la chat col messaggio:

“Buona Sega!”

Passarono altri due giorni e papà ci fece sapere sconsolato che avrebbe portato a casa un sacco di soldi, ma che non si saremmo visti per altri 10 giorni, buttate al cesso le vacanze invernali per lui, ma almeno ci sarebbe stato un ritorno economico, certo non potevamo stare insieme, al suo ritorno noi saremmo andati in università, così come nostra madre, ma almeno la sera potevamo vederci, anche se un po’ stanchi dopo la giornata lavorativa. Noi comunque continuavamo a gozzovigliare, molto in casa e poco fuori, non eravamo certo in posto dove si potesse trovare dei divertimenti. Aspettavamo la notte della Befana per strafogarci di dolci e poter ammirare mamma in quel vestitino da baldracca che le aveva regalato papà.
Anche nostro padre non vedeva l’ora che arrivasse quel momento, il giorno prima ci comunicò che voleva facessimo una webchat con la telecamera per poter partecipare anche lui alla serata, anche se virtualmente. Preparammo tutto e dopo cena organizzammo con il portatile la videochiamata con papà:

“ragazzi mi mancate tanto, anche vostra madre, qui siamo in pochi e non c’è manco una donna, giusto per rifarsi gli occhi, ma niente… non vedo l’ora di vedere come le sta quel bel vestitino che le ho comprato… ho delle sorprese anche per voi, magari per quelle vi messaggio, anche perché voglio che registriate tutto con la telecamera, così si vede meglio e ci resterà un bel filmino della serata con la befana sexy! Avevo già avvisato vostra madre di portarvela, mi raccomando utilizzate il cavalletto per tenerla in posizione e inquadrare tutto”

Infatti proprio in quel momento mamma ci porta sia telecamera che cavalletto:

“sistemate tutto, io intanto vado a truccarmi e indossare il vestito che mi ha regalato vostro padre per questa occasione”

Neanche sapevamo dell’esistenza di questa telecamera, ce l’avevano sempre tenuta nascosta. Maliziosi come eravamo abbiamo immaginato la usassero per registrare le loro performance sessuali. Non era a cassettine, ma un modello recente a scheda di memoria e non era vuota, c’era già un filmato registrato, non molto lungo a vedere quanto occupasse di memoria. Ci guardammo con sguardo complice e approfittammo dell’assenza di mamma per darci un’occhiata. La data era dell’uno gennaio 2016, si vedeva mamma in mutandine e reggiseno che metteva in terra la videocamera e poi si allontanava leggermente, aveva il cellulare in mano e si faceva dei selfie… il cazzo nei nostre tute cominciava ad irrigidirsi… eccola che lecca la porta, poi si abbassa in terra e sorseggia la pozza di sperma in terra come fosse un gattino che beve dal suo piattino il latte e ancora selfie… nostro padre ci aveva mandato solo due scatti di quella scena che sembrava presa da un film porno. Fermammo il video per cercare di calmare l’erezione e anche per sistemare il tutto per la futura ripresa. Ormai era tutto pronto, sentimmo mamma che ci diceva di chiamare papà perché era praticamente pronta allo show, erano pronti anche i nostri cazzi, che non ne avevano voluto sapere di andare a riposo, ed eccola che arriva! Wow che figa! Truccatissima, occhi circondati da mascara scurissimo, labbra rosso fuoco, parrucca dai lunghi capelli neri con meches bianche. In testa cappello da strega, un top scollatissimo che quasi faceva vedere i larghi capezzoli delle tette e qualcosa che doveva essere una minigonna, ma vedevamo chiaramente il tanga rosso sotto i collant a rete larga che avvolgevano le gambe, coperte da sopra il ginocchio in giù da stivali in vernice dal look sadomaso!
Nostro padre in collegamento non stava più nella pelle avendo sentito i nostri fischi di approvazione:

“forza, fatela spostare davanti alla webcam del portatile, ah ricordatele di mettere la mascherina se non lo ha fatto”

“Oh, che sbadata è vero”

disse la mamma e corse indietro lasciando l’enorme sacco che aveva sulle spalle. Altri fischi di approvazione nel vederle l’immenso culo praticamente nudo, collant a parte.

Ed eccola che torna, mascherata come da volere di papà, si mette a civettare davanti le telecamere a salutare noi e papà con bacini sdolcinati e tirare fuori dal sacco le calze con i regali.

“Prima quelli di paparino, ecco queste devono essere le vostre tre, piccole vedo e molto leggere, è stato tirchio quest’anno…”

E la Befana ci tira le tre calzine, non ci interessava vedere molto il contenuto, eravamo più interessati a vederla mentre si piegava a mostrare il culo o tette che sembrava da un momento all’altro dovessero uscire fuori dal top.

“Ah! Questa calza deve essere la mia, spero non sia un tubo di baci, ma un’altra cosa che mi era stata promessa…”

In effetti aveva fatto passare la mano su tutta la lunghezza della calza e il contenuto era qualcosa di cilindrico, sicuramente quel cazzo finto che aveva chiesto la notte della scopata di Natale.

“Adesso passiamo alle calze preparate dalla vostra mammina, eccole qua, giganti e piene dei migliori dolci, io sono un’esperta di leccornie e lo so per certo, su venite a prenderle!”

Calze strapiene di dolci ci aspettavano, andammo a prenderle cercando di nascondere il più possibile l’erezione. Fortunatamente interviene papà a creare distrazione:

“Cara Befana non puoi andare via subito, devi farci uno spettacolino”

“Ma certo che lo faccio, sono tutta per voi!”

“Visto che sei un esperta di dolci, vediamo se li riconosci ad occhi chiusi, ragazzi prendete una delle calze e bendate la Befana”

Prendemmo una di quelle che ci aveva regalato papà visto che era quasi vuota e liberandola dal contenuto notammo che dentro c’erano dei preservativi… dopo quel mezzo secondo di incertezza prendemmo la calza e la usammo per bendare la mamma.

“Prendete dei cuscini fatela mettere comoda in terra è inutile che sia in piedi, così potete stringere l’inquadratura e fare un primo piano migliore e fate in modo che quando vi avvicinate a portarle i dolci voi non siate visti in viso. Dai che giochiamo, chi sbaglia beve uno shortino, se la befana indovina bevete voi!”

Facemmo come disse papà, mamma la befana era con le ginocchia sui cuscini e noi le giravamo intorno per verificare l’inquadratura, di noi si vedeva da mezzo busto in giù con la videocamera, la webcam invece avendo un obiettivo senza zoom inquadrava tutto con ampiezza maggiore.
Poi papà ci scrisse per non farsi sentire da mamma:

“ragazzi toglietevi pure i pantaloni e girate con i cazzi in tiro, l’erezione si vede in video, a questo punto è bendata, state liberi… cominciate a darle il bastone di zucchero”

Poi parlò dalla videochiamata:

“Il primo dolce è di test, poi passiamo alle cose serie”

Porgemmo il bastone di zucchero, il classico dolce a manico d’ombrello a strisce colorate bianche e rosse.

Altro messaggio:

“Ragazzi, sistematevi in modo che durante la prova di assaggio vi si veda che vi menate il cazzo, il filmino diventa più porco così”

Non credevamo alle quelle parole, praticamente era diventato una specie di regista e ci guidava alla realizzazione di un porno con noi come protagonisti. Certo a vedere nostra madre leccare con tanta voluttà quel bastone non avremmo resistito sicuro a non toccarci l’uccello.

“Bastone di zucchero! Troppo facile”

“Bene, passiamo ad altro, ragazzi scegliete qualcos’altro da farle provare”
Ravanammo nelle calze alla ricerca del prossimo dolce ed optammo per un altro bastone, quello di liquirizia.
Stessa scena, quasi mimava un pompino mentre lo leccava e succhiava prima della sentenza:

“Liquirizia!”

“Brava! Anche se era troppo facile, ragazzi bevete lo shortino di vodka e datene uno anche alla Befana, da adesso in poi si fa sul serio”

Prendemmo uno di quei lecca lecca giganti e mentre lo portavamo da mamma, papà intervenne:

“Visto che toccare l’oggetto può facilitare il riconoscimento, legatele le mani con le altre calze e porgete voi il dolce da provare”

Svuotammo le altre due calze, anche le altre due erano riempite con preservativi, solo in quel momento ci accorgemmo che erano di quelli aromatizzati e come per telepatia, capimmo cosa aveva in mente nostro padre.
Dopo aver legato le mani alla mamma, avvicinammo il lecca lecca, era di uno di quelli giganti multicolore e multisapore, visto che nostra madre aveva difficoltà a riconoscerlo.

“Frutti di bosco?”

“No sbagliato! Datele uno shortino!”

Poi papà scrisse_

“sapete cosa fare vero? Avete visto il mio regalo nei calzini?”

Rispondemmo affermativamente e cominciammo lo spettacolo. Indossammo tre preservativi, cocco, menta e vaniglia.
Iniziammo dalla menta, un grosso cazzo col verde, sembrava quello di Hulk, veniva succhiato e leccato dalla mamma.

“Ragazzi ricordatevi che la Befana è legata, aiutatela, spingete la sua testa verso il dolce se non ce la fa…”

Cazzo che pompa che stava facendo adesso, con mio fratello che la spingeva a fondo in un gola profonda…

“Oh cavolo, non so cosa mi succede, non riesco a riconoscere questo sapore, pizzica un po’, forse la vodka mi ha falsato i sapori”

“Niente scusa, altro shortino e via ad un altro dolce”

Tocca al cocco, cazzo ricoperto da preservativo completamente bianco con fratello sfortunato, perché la pompa dura poco, neanche venti secondi.

“Cocco, questo è un dolce al cocco!”

Shortino per mio fratello. A turno tutti e tre ci facciamo sbocchinare, beviamo un po noi un po’ lei, fino a che uno di noi non resiste e viene nel preservativo. Papà se ne accorge:

“Befana passiamo ad un liquido, vediamo se scopri cosa è, per il liquido la vincita è un bonus speciale! Apri la bocca e tira fuori la lingua”

Nel mentre mio fratello svuota il goldone al ribes nella bocca di mamma.

“mmmh, mi sembra di sentire un aroma di ribes”

“No sbagliato! Sotto al prossimo”

Avevo indossato un preservativo al cioccolato, ma la scena appena vista era troppo e lo avevo riempito con una ricca sborrata. Mi avvicinai dissi a mamma di aprire bene la bocca perché arrivava altro da inghiottire.

“mmh, mi sembra di sentire sapore di cioccolato”

“Sbagliato ancora, sotto un altro, vediamo se indovini adesso!”

E scrisse:

“che il cazzo che ancora non è venuto le sborri direttamente in bocca”

Si avvicinò il fratello che aveva resistito, e disse a nostra madre di prepararsi perché arrivava direttamente un dolce bello caldo da assaporare. Diede due scrollate, poi altre due, voleva fare una venuta senza schizzo, forse per non farsi scoprire, infatti subito dopo cominciò ad uscire lentamente un filo denso di sborra che piano piano si depositava sulla lingua di mamma. Lei lo assaporò per benino:

“mmm, questo è il nettare degli dei, il dolce miele dei miei figli e del buon sperma caldo appena munto dal cazzo”

“Brava la Befana! Vinci il bonus speciale, tre cazzi in contemporanea tutti per te, uno in figa, uno in culo e l’altro in bocca!”

Pausa di tutti e poi papà:

“Stoooooop! Fine del filmino!!! Siete contenti ragazzi?”

E la mamma:

“Ma quale fine, adesso io voglio per davvero il bonus, adesso mi faccio leccare il culo e la figa e poi mi faccio mettere ben due cazzi nella micetta e uno nel culo e mi faccio una bella goduta, razza di regista pervertito!”

“Ma no dai, adesso non esageriamo, forse mi sono un po’ esposto, ma siamo sempre una famiglia”.

“Scusa papà, ma la batteria del portatile è quasi morta e non trovo l’alimentatore, dobbiamo chiudere…”

“no, no, almeno registrate tutto con la videocamera…”

“Opsss, papà si è esaurito lo spazio sulla scheda di memoria, non vorrai che cancelli il filmato appena registrato vero?”
“Certo che no…”

“Buona sega papà!!!”

Chiudemmo il collegamento, portammo mamma nella stanza da letto e ce la scopammo in tutte le posizioni per tutta la notte registrando tutto e tenendocelo per noi.
Facemmo lo stesso ogni sera fino a quando non tornammo a casa, una volta ritornati alle nostre faccende quotidiane ognuno ritornò alle sue abitudini, sesso con le nostre ragazze e mamma solo con papà e il suo nuovo ragalo, il cazzone regalato il giorno della Befana!

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