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Mamma ti va un altro po di birra?

Buon pomeriggio a tutti, credo sia stucchevole ed inutile parlare di quanto la mia adolescenza sia stata dominata dalla passione verso mia madre, ed in particolare verso le sue morbide curve, seno enorme e culone sporgente. Pomeriggi ad aspettare che tornasse da lavoro per poter godere della sua scollatura o delle sue maglie aderenti, che ne mettevano in risalto le belle coppe piene, vederla camminare in corridoio con jeans attillati, era un piacere. Oggi voglio raccontare qualcosa di realmente accaduto con un finale però ipotetico.
Una serata estiva di qualche anno fa io e mia madre saremmo rimasti soli a casa, evento che non capitava di certo spesso, anzi quasi mai. Mio padre quella sera non sarebbe rincasato per un impegno improvviso a casa dei miei nonni. Nell’attesa che rientrasse mia madre ho quindi elaborato un piano per riuscire oltre che a guardare il corpo di mia madre, quanto meno a sfiorarlo, a sentirne il calore. Premetto che mia madre non è una grande bevitrice, ma ha un debole per la birra, e di solito una bella pizza a casa nostra è sempre accompagnata dalla birra,  quindi “intuizione” chiamo mamma e le dico stasera non dovrai preparare la cena,  stasera pizza,  mi congeda velocemente dicendomi di ordinare e che fra un oretta sarebbe tornata da lavoro.

Chiamo la pizzeria comunicando gusti ed orario, apro il frigo e faccio sparir e le birre piccole, stasera volevo la mamma alticcia e perché no un po’ disinibita , volevo che si lasciasse “coccolare” con più passione e senza molte resistenze. Arriva il momento fatidico, mamma rientra di corsa a casa, si infila una maglietta leggera e dei pantaloncini , nell’attesa che arrivi il ragazzo con le pizze apparecchia la tavola, apre il frigo, sento rumori e spostamenti di bottiglie, starà cercando le birre piccole ma quelle le ho fatte sparire io!! con un tempismo perfetto arriva la pizza, siamo a tavola, io ho il sangue bollente, sarò da solo con mamma, avrei voglia di attaccarmi alle sue tettone bianche ed annusare i suoi capelli biondi, scendere sul morbido culo. Non vedo bibite a tavola e mi faccio prendere dal coraggio dicendo, mamma stasera niente birra ?, lei dice che non ci sono bottigliette piccole e non le va di aprirne una grande, non la berrebbe tutta, io le dico che anche se non ne vado matto ne berrò un po’ se la apre. Mia madre non se lo fa ripetere prende una birra la apre e se ne versa un bicchiere, io ne prendo quanto ne basta per un sorso, ceniamo ed io non faccio nulla per nascondere i miei sguardi su di lei, penso e voglio che capisca qualcosina, ha bevuto i suoi abituali due bicchieri di birra e come suo solito è rossiccia in viso e un po’ sorridente, mi racconta la sua giornata , muovendo il busto e facendo muovere quelle grandi tettone, io ho l uccello durissimo, non posso alzarmi da tavola, lo farei solo per mettere il mio uccello nella sua bocca ancora piena di rossetto, mi faccio audace, prendo la bottiglia di birra, ne metto un po’ nel mio bicchiere, e poi riempio il suo, lei sbotta in una risata e dice che non berrà neanche un altro sorso, che si sente già ubriaca, io insisto, dici sempre di non sprecare cibo e di non buttare nulla! Lei porta il bicchiere alla bocca e mi dice, responsabilità tua, stasera la mamma sarà un po’ ubriaca! e scoppia in una fragorosa risata, dopo qualche minuto si alza da tavola per sparecchiare, prende la bottiglia, la porta alla bocca lentamente e scola anche quello che ne era rimasto, mi guarda e sculettando si allontana (scena che ancora oggi a distanza di anni ho impressa nella memoria), Io per paura per istinto non sono riuscito a proferire parola, ad andare oltre, ho continuato a guardarla per tutta la sera, lei era mezza ubriaca distesa sul divano e nella mia fantasia le avrei fatto di tutto, mi sarei uscito l uccello all’ altezza della sua bocca, e sono convinto che lei mi avrebbe fatto un pompino avrebbe scopato con la sua gola il mio uccello, avrebbe ingoiato la mia sborra chiedendomene ancora. Sono strasicuro che lei, per quanto pudica aveva capito le mie intenzioni e me lo ha dimostrato bevendo con fare sensuale direttamente dalla bottiglia. Avrei dovuto cingerle quelle tettone, leccargliele, succhiarle i capezzoli, avrei dovuto piantarle il mio cazzo in figa dopo averle scostato l’intimo, avrei dovuto sentirla urlare il mio nome mentre godeva da troia, avrei potuto sentire la sua vagina umida ed accogliente diventare rovente, avrei dovuto scoparle il culo, mettendola a pecora, avrebbe dovuto allargarsi con le sue manine le chiappe per fare entrare il mio cazzo! ma purtroppo tutto ciò è rimasta solo una fantasia.

mammetroie, Daniele and 2 other users have reacted to this post.
mammetroieDanieleVivalatopaVecchio Porco

Benvenuto Jhontitor! Ci vuole ogni tanto qualcuno di nuovo a smuovere le acque!

jhontitor ha reagito a questo messaggio.
jhontitor

Eh si in effetti, spero di c in tinuarr con contenuti

Ciao Jhontitor, benvenuto! Come mai questo strano nome? Ha qualche significato?

Benvenuto, spero sarai un utente attivo.