La Professoressa in Calore, Episodio 1

E’ passato tanto tempo dall’ultimo racconto erotico pubblicato, in realtà ne ho già iniziati tanti, ma ho il grande difetto di aspettare sempre che sia concluso completamente prima di far leggere i miei lavori. Alla fine però ho deciso di cominciare a far uscire qualcosa, magari nel giro delle prossime settimane vedrete tante prime e seconde parti, anche terze, poi ci sarà da pazientare per le conclusioni o magari il pubblicarli mi darà la spinte a trovare un degno finale.
Buona lettura de “La Professoressa in calore”:

All’età di 42 anni qualcosa cambiò all’interno del mio corpo, adesso non so spiegare se fosse dipeso dallo stato psicofisico, dallo stress, dall’avvicinarsi alla menopausa, dal ritmo di vita o altro, fatto sta’ che ho cominciato ad avere fame di sesso.
Negli anni passati era un bisogno per lo più fisiologico, invece di fare la pipì appena alzata la mattina, si scopava il sabato sera, mi piaceva, ma niente di più, come fosse quasi una pizza insieme agli amici, piacevole, ma senza dipendenza. Mio marito non chiedeva di più, quindi a quanto pare andava bene anche a lui e non mi sono posta mai nessun problema. Prima di sposarlo avevo avuto degli altri ragazzi, ma anche con loro nessun sesso sfrenato, quindi per me questa era la normalità, mentre adesso nutro moltissimi dubbi su questa mia affermazione.
Tutto è iniziato in modo piuttosto subdolo, bastava vedere un qualche film in tv con una scena d’amore più calda del solito, per risvegliare il desiderio di fare sesso, così capitava in queste serate di scopare a letto con mio marito, nonostante fosse di martedì o giovedì, invece che sabato. Il mio Domenico rispondeva bene e faceva il suo dovere, quindi all’inizio nessun problema. Col passare del tempo, la mia eccitazione era molto più semplice da ottenere, mi bastava vedere un corpo piacevole o anche sentire un determinato odore per scatenare in me una voglia irrefrenabile di scopare!
Ricordo ancora quella domenica mattina in cui feci del sesso sfrenato con Domenico dopo il suo ritorno dalla corsetta mattutina di footing. Era sudatissimo e quell’odore acre e maschio scatenò in me una voglia tale che gli saltai addosso, scopammo in cucina, sul tavolo dove stavo preparando il dolce della domenica. Avevamo fatto l’amore la sera prima, lui aveva appena corso e quindi non era proprio in forma, ma ci pensai io facendo qualcosa che non avevo mai fatto prima, lo so che può sembrare banale, ma per me era una cosa nuova ed eccitante: presi la panna montata e ricoprii il suo cazzo, per poi leccarla via tutta. L’effetto dirompente e la novità funzionò perfettamente, Domenico riprese forze che pensava non avesse e mi scopò selvaggiamente sul tavolo ancora pieno di farina. Eravamo diventati tutti e due bianchi cadaverici e quella fu la scopata più intensa che ebbi mai con mio marito. Da quel giorno io volevo sempre di più, ma lui riusciva a darmi sempre di meno, anzi, forse Domenico dava davvero qualcosa di più, ma la mia voglia era così cresciuta, che a me sembrava fosse lui il problema.
Mi sentivo insoddisfatta e sempre piena di voglie, cercavo di sopirle masturbandomi, poi la sola mano non mi bastò e con l’aiuto di internet cominciai ad esplorare i sexy shop online. Ammiravo i tanti giocattolini a disposizione, ma ci misi più di una settimana a convincermi a fare l’ordine. Quando arrivò il pacchetto ero tutta emozionata, fortunatamente mio marito non c’era, così potei aprirlo subito ed ammirarne il contenuto. Purtroppo il primo utilizzo fu una delusione, un po’ perché non ero molto pratica, quegli affari erano piuttosto grossi e avevo timore ad infilarli tutti dentro e poi non avevo tenuto presente il problema della batteria, praticamente andavano messi sotto carica, l’energia presente era minima, così a metà rimasi a bocca, pardon, fica asciutta!
Il giorno dopo potei finalmente sfruttarli a dovere e parte della mia inappagatezza fu colmata. L’estate stava comunque finendo e il lavoro sarebbe ricominciato, mi chiedevo se la mia fase di voglie sarebbe diminuita. Io e mio marito siamo insegnanti, lui di diritto e io di francese, lavoriamo in scuole diverse, quindi una volta usciti ci vediamo solo dopo il lavoro, un po’ come tutte le coppie normali. Io insegno nel biennio delle scuole superiori, quindi con i ragazzi di prima e seconda, troppo piccoli per potermi creare problemi di eccitazione, quindi mi sentivo tranquilla, molto probabilmente tutto sarebbe tornato alla normalità e il condizionale è d’obbligo, visto che alla fine non è andata affatto così…

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