Wonder Woman col cazzo una futanari

Per l’articolo infrasettimanale (che poi viene inserito tra venerdì e sabato…) questa volta non inserisco un racconto o un gioco, ma un articolo su un argomento molto cliccato e cercato sul sito a vedere le statistiche e il trend dei più cliccati: I Futanari!
Il mio amico amante dell’argomento questa volta non centra nulla, anzi lo saluto con piacere, dall’ultima volta non l’ho più visto, fortunatamente per lui il suo sogno è stato realizzato e si è trasferito nella terra del sol levante: il Giappone.
Tornando a noi, non avendolo mai fatto, inizierei con una breve storia del termine alla Discovery Channel:

Futanari (ふたなり?) è un termine giapponese che letteralmente significa “doppia forma”, la parola indica l’androginia e l’ermafroditismo. Come in molte altre culture, si manifestarono anche in quella giapponese vari miti riguardanti l’origine dei differenti generi sessuali e sull’intercambiabilità dei caratteri specifici maschile-femminile; l’interesse per il futanari sembra aver origine nel culto di Dōsojin (simbolo in pietra d’una divinità sessuale), il cui sesso non è mai determinato in modo univoco (ritratto come un fallo nonostante non sia né maschio né femmina), molto simile perciò al culto dello ShivaLinga induista. Era anche diffusa convinzione che alcune persone a seconda delle fasi lunari potessero cambiare il loro sesso fisico; ad esempio il termine Hangetsu (半月 traducibile letteralmente come “metà lunare”) era usato per indicare quei “particolari” esseri.
Tra il XII e il XIV sec, verso la fine del periodo Heian eran molto apprezzate le danze shirabyoshi (白拍子?), eseguite da uomini vestiti da donna, specificamente per il divertimento della corte imperiale: le sue radici provengono tuttavia dall’antico Buddhismo, per il quale agli spiriti o demoni non venivano assegnate necessariamente specifiche connotazioni sessuali.
Esiste uno specifico genere futanari all’interno della più ampia tipologia hentai, raffiguranti personaggi coi caratteri ermafroditi. In occidente (particolarmente in paesi anglofoni) ci si può riferire a questo termine anche utilizzando altri termini comuni quali dickgirls (eufemisticamente ragazze con il pene, dick è una forma volgare di pene) o shemales (dove she è il pronome per la terza persona femminile dell’inglese e males significa “maschi”) sebbene siano generalmente considerati volgari ed offensivi. Recentemente (in occidente) si è anche iniziato ad utilizzare il termine newhalf per indicare personaggi con corpo femminile e soli genitali maschili e ad utilizzare ‘futanari’ per riferirsi specificatamente agli ermafroditi.
Dal momento che il futanari è un genere che si rivolge principalmente ad un pubblico adulto ed è fortemente radicato nella pornografia, si trovano molto di rado Futanari che si rivolgono ad un vasto pubblico: ha ottenuto popolarità e risonanza anche fuori dal Giappone solo a seguito della diffusione d’Internet. Tuttavia anche prima di questo sviluppo ingente vi eran state alcune opere molto famose, tra queste il manga La Blue Girl coi suoi successivi adattamenti; un altro ben noto al di fuori del Giappone è Bible Black con tutti i suoi seguiti.
Negli anime rivolti a un pubblico ampio, le trame gender bender o cross-dressing sono sempre state popolari. Esempi popolari sono anime come Ranma ½, Kämpfer e Futaba-Kun Change! (in cui il protagonista si trasforma da maschio a femmina).

E dopo esserci fatti una bella cultura devo dirvi che il genere si è molto evoluto negli ultimi anni, probabilmente sono anche aumentati gli estimatori, tanto da essere stati creati dei siti con nuove tipologie di video, che rendono ancora più realistica la presenza di donne reali in possesso di organi genitali maschili, più che transessuali (cioè maschietti che con operazioni e trucco sembrano delle vere femmine ma col cazzo). Per non parlare della computer grafica, che ci presenta delle opere iper realistiche con effetti fisici e personaggi che sembrano reali, utilizzati per creare fumetti, video e addirittura videogiochi!
Basta quindi donne che indossano a volte ridicoli sex toys palesemente finti come i vecchi video, anche perché adesso ne vengono prodotti di veramente realistici, quindi qualche sforzo in più si potrebbe fare, in caso comunque seguento il tag futanari qui potrete vedere gli articoli passati in cui è presente questa tipologia di porno.
Direi di concludere, ho scelto 12 contributi per questo articolo, andiamo a presentarli, si inizia con la computer grafica con 4 trailer provenienti dal sito Affect 3D, l’ultimo rappresenta il gameplay di un gioco porno… a seguire un altro poker di clip, questa volta provenienti dal promettente sito Hentaied composto da altri due siti, trai quali quello Futanari (attrici donna vere con montaggi che le fanno sembrare dotate di un cazzo); dopo questi 8 contributi passiamo ai classici transessuali con 2 clip offerte dal circuito Adult Time e a concludere un’altra coppia di video, a dire la verità un po’ più vecchiotti, provenienti da Trans Angels Network, ma con protagonista un/a Chanel Santini in splendida forma e copertina di questo stesso articolo (Wonder Woman):












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