Ed ecco il mio piccolo regalino di Natale, una nuova puntata del mio ultimo racconto originale, che chi mi conosce sa che ho già tutto in testa, ma con poco tempo per trasferirlo su “carta”…

Più leggeva i commenti degli utenti del forum dove aveva condiviso la foto del culo della madre, più si eccitava ed andava fiero del posteriore della mamma, quasi lo avesse creato lui! Gente che lo avrebbe leccato dalla mattina alla sera, chi ci avrebbe messo la lingua dentro per lubrificarlo al meglio per una bella inculata, chi lo avrebbe massaggiato, altri invece lo avrebbero sculacciato fino a farlo diventare rosso. I suoi commenti preferiti erano quelli che si sarebbero fatta una specie di spagnola tra le grosse chiappe e chi lo avrebbe coperto di sborra calda da spalmare dopo come fosse una crema idratante. Un tizio aveva addirittura messo su un un post con un sondaggio raccogliendo le varie opzioni di cosa avrebbe dovuto fare il figlio col culo di mamma e se si era disposti a pagare per vedere realizzata la fantasia…
Nel frattempo Giovanna faceva la doccia ignara, ma altrettanto eccitata, si era resa conto che aveva ancora delle voglie e insisteva col getto caldo del soffione della doccia, dritto sulla sua figa, lo spruzzo potente e ad alta temperatura le forniva una specie di massaggio che la faceva stare meglio e placava, anche si di poco la sua eccitazione. Alla fine cedette e decise di fermarsi, anche perché si rendeva conto che da sola più in là non riusciva ad andare, era Antonio che le faceva superare il limite e la cosa cominciava a stuzzicarla anche se se ne vergognava. Mentre usciva dal bagno vide il figlio che si stava menando il cazzo guardando il tablet, invece di incazzarsi come avrebbe fatto una brava madre, ne fu felice, forse avrebbe goduto ancora questa notte, Quello che non capiva era come mai suo figlio si stesse masturbando guardando quel dispositivo invece del televisore, dove andava ancora il porno che era stato inserito in precedenza.
Quando Antonio si accorse che la madre era uscita dal bagno, le fece segno con la mano di avvicinarsi in tutta fretta per farle vedere qualcosa non dandole neanche il tempo di mettersi qualcosa addosso che non fosse l’asciugamano.
“Guarda mamma, guarda! Parlano tutti del tuo culone, sono pazzi per il tuo sedere, c’è addirittura chi pagherebbe per vederlo fare cose zozze!”
“Ma che dici Antonio, cosa ha combinato, ma chi me lo ha fatto fare…”
“Di che ti preoccupi, mica ti riconoscono… vieni rimettiti accanto a me che ti faccio vedere…”

Timorosa, ma anche contenta che il suo corpo possa essere ancora piacente a degli estranei è curiosa anche Giovanna di sbirciare cosa dicono gli altri, si rimette nel letto accanto ad Antonio che le passa il tablet per vedere lei stessa i testi scritti dagli utenti del forum, mentre il figlio riprende la a massaggiarsi il cazzo.
“Come si usa questo coso, non sono pratica…”
Vedendola in difficoltà ad armeggiare il dispositivo, Antonio lo riprende in sua custodia:
“Dai, ti faccio vedere io, però fai una cosa, prendimi il cazzo in mano e continua tu a tenerlo sull’attenti!”
Giusto qualche giorno fa’ se a Giovanna fosse stata fatta questa richiesta da parte del figlio, non solo lo avrebbe riempito di mazzate, ma forse, colta da rabbia improvvisa, gli avrebbe anche staccato il pene! Invece, come se le avesse chiesto la cosa più innocente del mondo, prese in mano il suo cazzo e cominciò un lentissimo su e giù mentre guardava lo schermo del tablet.
Probabilmente, visto il momento di euforia, neanche Antonio si rese in quel momento conto di quello che aveva chiesto e di cosa stesse ricevendo, perché come nulla fosse, mostrava alla madre i vari commenti, sondaggi e richieste alla foto postata, mentre riceveva una lenta sega.
“Hai visto mamma quanti complimenti? Che dici, gli accontentiamo e facciamo la cosa più richiesta? Mettiamo poi la foto e il video che può essere visto solo se lo sbloccano con un pagamento!”
“Vuoi schizzare sul mio sedere e poi fare una foto quando è tutto imbrattato?”
“Si! E anche il video poco prima di spruzzarlo tutto!”
“E poi ci pagano anche?”
“Quello è da vedere, magari qualcuno all’inizio si, poi se lo condivideranno via internet e nessuno spenderà soldi per qualcosa che si trova gratis…”
“E allora perché farlo?”
“Mah, io sarei fiero che qualcuno si segasse guardando il bel culo della mia mamma!”
“Ma la foto del mio sedere l’hai già fatta!”
“Ma vuoi mettere come vola la fantasia a vederlo mentre viene schizzato tutto di nascosto dal figlio mentre la madre dorme ignara?”
“Ah! Adesso ho capito, ad eccitare questi pervertiti è la situazione che si viene a creare… Ma io mi chiedo, come fanno a essere così stupidi, come fanno a sapere che è vero?”
“Ma è vero mamma!!!”
“Lo sappiamo io e te, potrebbe fare questa cosa una coppia qualunque e spacciarsi per madre e figlio!”
“Beh, si, in effetti non hai tutti i torti… Allora cosa vuoi fare?”

La signora Giovanna era titubante, in realtà lo avrebbe anche fatto, ma le sembrava non avere un vera utilità, era solo per accontentare il figlio…
Vedendo in dubbio la madre, Antonio stava pensando come convincerla, solo in quel momento si rese conto che il suo cazzo, sempre più duro, era nelle mani della mamma, che come in trans, continuava a segarlo con lentezza e maestria.
“Allora mamma, se dici di si, ti accontento io in qualcosa! Il cazzo te lo sto già facendo segare, se vuoi ti do il permesso di leccarlo…”
“Ah piccolo impertinente, come ti permetti, dovresti essere tu a leccare qualcosa, non io!”

Nel momento stesso in cui finiva la frase, la signora Giovanna si morse la lingua, non poteva credere di aver proferito quella frase…
“Eh brava la mamma! Vuoi che ti lecchi la figa come prima e farti avere un bell’orgasmo come poco fa vero?”
La donna era di un rosso fuoco in viso per la vergogna, ma incredibilmente la sua mano non si era mai fermata, continuava il suo massaggio senza mai fermarsi pur rimanendo in silenzio.
Capendo la situazione imbarazzante, Antonio fece un gesto amorevole togliendo la mano della madre dal suo cazzo e, avvicinandosi a lei, prima le diede un bacio in fronte e poi l’abbraccio forte cercando di non farle sentire troppo il pene eretto.
“Ti voglio bene mamma, devi capire che sei anche una donna e fatta di carne, è normale che tu voglia godere, non devi vergognartene!”
La signora Giovanna ruppe finalmente il silenzio:
“Va bene! Facciamolo! Diamo a questi pervertiti ciò che vogliono per far godere anche loro!”
“Brava mamma! Così ti voglio! Prepariamo il set che adesso facciamo sul serio!!”

Era comico vedere Antonio che andava da una parte all’altra della stanza tutto eccitato e col cazzo in tiro mentre spostava un po’ di tutto per preparare la scena da girare. Il bip bip e tutte le macchine che si spegnevano segnava anche il tempo, si stava facendo tardi, ma ormai era quasi tutto pronto.
“Allora mamma, saremo quasi al buio, si sarà solo una flebile luce che farà intravedere il tuo culone. Tu farai finta di dormire a pancia in giù, io solleverò lentamente la tua camicia da notte per scoprire il sedere, farò vedere nell’inquadratura il mio cazzo che si avvicina e spruzza sul tuo culo, magari accendo il led del cellulare per far vedere meglio il tutto nel video. Una volta finito di sborrare, faccio delle foto e cerco di capire se va bene l’illuminazione, voglio farne tante da più angolazioni e in alta risoluzione. Poi riprendo il video riportando la vestaglia a coprire il tuo sedere ancora bagnato dal mio sperma!”
“Ma così mi si sporca…”
“Beh non ne hai altre?”
“In realtà si, una è quella su cui mi hai bacchettato perché troppo pesante, ma l’altra è fin troppo leggera e trasparente…”
“E qual è il problema? Se no, dopo che ti ho ricoperto il culo di sborra potrei spalmartela tutta fino a farla asciugare, come fosse la migliore delle creme idratanti…”
“Ma va! E pensi che sia fattibile? In circostanze normali una persona si sveglierebbe, se proprio bisogna fare le cose per bene bisognerebbe attenersi al primo piano che hai congegnato.”
“E’ deciso allora! Prova a metterti in posizione che facciamo tutte le prove”
“Che dici Antonio, per far vedere meglio il sedere conviene che mi tolgo le mutande?”
“Ottima idea mamma, cominci ad entrare nella testa di noi maschi depravati!”
“Direi che non ci vuole molto poi, siete abbastanza facilmente leggibili…”
“Su basta chiacchere e mettiti in posa… si brava così, fammi sollevare la vestaglia… grandioso, il tuo culo svetta in alto proprio come mi aspettavo, adesso spengo le luci e vediamo come appare in video con il led acceso… perfetto! Sono sicuro che poi ci sarà un bel contrasto con il liquido… anzi, adesso faccio una prova con il lubrificante, ti lascio due strisce sul sedere e vediamo come esce la foto e il video… Grande!! dovrebbe andare proprio bene! Aspetta che ti asciugo il culo…”
“Antonio, cosa hai usato per asciugarmi le chiappe?”
“Le tue mutande, erano proprio sotto mano…”
“Ecco, adesso devo lavare pure quelle, me le ero tolte anche per questo motivo…”
“Ah beh! Due piccioni con una fava, stimolare i guardoni e meno roba in lavatrice… su rimettiti in posizione e mi raccomando non muoverti quando senti che ti bagno il culo!”
“Cercherò di fare attenzione…”
“Adesso mi lubrifico il cazzo e finisco di segarmi, anzi vedi che è quasi finito il flacone, me lo compri domani in farmacia?”
“In farmacia?”
“Si, dove c’è quella ragazza tettona! La prendo sempre in giro e faccio lo sfacciato quando vado a comprare il lubrificante. Quando vai devi dirgli che serve per ti manda tuo figlio per comprare il liquido per farsi le seghe!”
“Ma dai, mi vergogno! Non posso dire una cosa del genere a quella ragazza!”
“Guarda che quella è una gran porca! Sempre con quelle tettone ben in vista, ci sto provando da un po’… magari metti anche una buona parola!”
“Ah come sono cambiati i tempi figlio mio… non ti prometto nulla”

A quel punto non parlando più, nel buio della stanza si poteva solo sentire il rumore della sega di Antonio, che muoveva con una certa velocità la mano sul cazzo umido di liquido lubrificante.
Durante quel lasso di tempo, l’immaginazione della signora Giovanna andò per sentieri che neanche lei avrebbe mai pensato, perché quel suono somigliava al rumore che faceva la bocca salivosa dell’attrice preferita di Antonio mentre si gustava il pene del suo compagno e la madre eccitata si trovò a fantasticare che fosse lei a procurare quei rumori ciucciando con gusto il cazzo del figlio.
Proprio mentre la sua figa stava scaldandosi al pensiero peccaminoso mai avuto prima di allora, Antonio avvisò di stare immobile e così fece, mentre sentiva atterrare sul suo sedere strisce di sperma caldo che sembravano non avere fine per quanto ne stava sparando il figlio.
“Ecco fatto! Prima parte del video girata, adesso rimani ancora ferma che scatto le foto e poi giro la parte finale del video dove ti ricopro con la vestaglia”
“Va bene caro, mi sento tutta bagnata…”
“Ti sei eccitata vero, hai la figa che gronda?”
“Ecco, il solito… intendo il sedere, sembra che ne hai tirata tanta fuori!”
“Certo, l’avevo capito, ma mi diverte troppo stuzzicarti… Bene, foto fatte, adesso registro la parte finale del video!”
“Sbrigati, perché sento che il tuo liquido seminale sta scolando dal sedere…”

In effetti Antonio si era preso il suo tempo per scattare varie foto da tutte le angolazioni e la parte meno densa dello sperma cominciava a defluire dalle rotondità del fondoschiena della madre, andando a finire sia di lato che all’interno, andando a bagnare la sua vagina.
“Sono pronto! Stai ferma che inizio a registrare”
Una volta coperto il sedere della madre con la vestaglia riportandola in giù dopo averla riposta sulla schiena, Antonio grida trionfante: “Ciak! Film finito!!”
“Ah finalmente, non ne potevo più di stare ferma e immobile come uno stoccafisso!”
“Non abbiamo ancora finito mamma, adesso arriva il tuo premio per avermi accontentato!”

Questa volta la signora Giovanna non si sarebbe mai sognata di evitare questa situazione, non aspettava altro che riprovare quell’immenso piacere mai provato prima e Antonio non la fece certo aspettare, risollevò la vestaglia e cominciò a banchettare sul prosperoso sedere della madre infilando la sua faccia in mezzo alle chiappe! Fu così violento nel gesto che quasi inculò la donna con il naso mentre cercava di allungare la lingua alla ricerca della figa, vista la posizione poco naturale per poter fare un cunnilingus, mentre con le mani agiva sulle chiappe con movimenti circolari che lo aiutavano, sia ad andare più in fondo, che a spalmare sul sedere lo sperma che ci aveva spruzzato su poco prima e di cui ogni tanto ne sentiva il sapore con la sua lingua a serpenteggiare nel cunicolo della madre. Ad ogni affondo la signora Giovanna, ansimando di piacere, alzava il culo in maniera quasi involontaria per sbattere sulla faccia di Antonio il suo maestoso fondoschiena e permettergli di leccarla meglio, fino a che il figlio non decise di andare dritto al punto.
“Adesso girati mamma che te la mangio tutta!”
“Oh caro, mi vergogno così tanto, ma mi piace troppo, non resisto, per favore fammi godere, ne ho bisogno!”
“Questa volta mamma sarà anche didattica, devi imparare a toccarti per bene in modo da poterti divertire anche quando sei sola, passami il lubrificante!”

Antonio fece spogliare completamente la madre e prese dalla sua mano il flacone e versò una generosa porzione su tutta la vagina e poi con la mano cominciò a stimolare la zona clitoridea, facendo balzare la signora Giovanna che si muoveva tutta come fosse una tarantolata!
“Calma, stai calma, se non ti blocchi mi fermo e non continuo…”
“Per carità, no! Continua, sono gli spasmi di piacere che mi fanno contorcere, non lo faccio apposta…”
“Dammi la tua mano, guarda, mettila in questa posizione e friziona per bene, sentirai un bottoncino, quello è la clitoride, il tuo piccolo cazzo, devi stimolarlo per bene, è quello che ti fa godere, ma devi essere ben lubrificata, altrimenti rischi che provi dolore invece che piacere…”
“Come, così, faccio bene, ah, mi sa di si, mi piace…”
“Brava, masturbati, diventa anche tu una segaiola della clitoride come tuo figlio col suo cazzo!”
“Parli sempre sporco Antonio…”
“Si mi piace, mi eccita, tu non lo vedi, ma mi sto menando nuovamente il cazzo, voglio che parli anche tu come una troia di strada!”
“No dai Antonio, lo sai che non sono quel tipo di donna e poi mi vergogno… no! Perché ti sei fermato…”
“Devi partecipare attivamente anche tu! Di che ti vergogni poi! Hai tuo figlio in mezzo alle tue gambe spalancate che ti tocca e ti lecca mentre si mena il cazzo e tu ti vergogni? Ti sei fatta sborrare sul culo, me lo hai preso in mano dimostrando di essere una brava segaiola e non riesci a proferire parole sconce dalla tua bocca da gran bocchinara?”
“Stai dicendo un sacco di bugie!”
“Come, non è vero tutto quello che ho appena detto?”
“…e… ehm, è che… non sono una bocchinara…”
“Mah, questo sarà da vedere, le tue belle labbra gonfie fanno pensare il contrario quando ti si vede, ma su questo hai ragione, dobbiamo ancora verificare… Comunque quando si parla sporca per eccitare, si dicono anche tantissime cose false per procurare piacere cerebrale, lo so benissimo che la mia cara mamma non è una troia zoccola e puttana, almeno per adesso, ma dirlo è eccitante!”
“Cosa devono sentire le mie orecchie…”
“Eppure hai un figlio perverso e tu sei a gambe aperte davanti alla sua bocca assetata di umori vaginali, cosa vuoi fare? La finiamo qui?”
“NO! Continua per favore…”
“Non ho capito…”
“…ehm, per favore continua a leccarmi…”
“Devi essere più esplicita…”

“LECCAMI QUELLA CAZZO DI FIGA, GRAN FIGLIO DI PUTTANA!!!”
“Wow! Allora ti riconosci anche tu… Slurp”
“Ah… si bravo… continua!”
“La mano, toccati bene la clitoride, altrimenti godi solo a metà… anzi facciamo una cosa, visto che vedo che sei più brava col cazzo che con il tuo corpo, adesso cambiamo posizione e facciamo il famoso 69, così io uso mani e bocca per farti venire e tu intanto mi seghi il cazzo!”

Con un balzo felino Antonio si ribalta rimanendo con la faccia davanti alla figa della madre, ma col suo scroto a pochi centimetri dal viso della signora Giovanna.
“Su, non esitare, fai vedere come sei brava a maneggiare il cazzo! Chissà quante seghe hai fatto quando andavi a scuola!
“Ma non è vero…”
“Certo che è vero! A meno che non facevi direttamente dei succosi pompini, scommetto anche ai professori per avere voti migliori!”

Giovanna voleva nuovamente rispondere negativamente, però aveva capito il gioco e non voleva fare la figura della tonta e poi adesso stava godendo da matti, il figlio era davvero bravo con le mani e la lingua e non voleva che si fermasse nuovamente, così decise di partecipare, mettendoci però del suo, non era intenzionata a dimostrare di dover prostituirsi per ottenere favori.
“Ero bravissima a scuola e più ottenevo voti alti, più premi avevo! Con la sufficienza potevo soltanto vedere il cazzo del professore, se mi impegnavo di più me lo faceva toccare e se ero molto brava lo potevo prendere in bocca!”
“Hai capito la brava scolaretta e i tuoi compagni li lasciavi a bocca asciutta?”
“A loro facevo vedere solo le tette! Le seghe se le facevano da soli ammirandomi”
“E non ti facevi scopare da nessuno?”
“Ogni anno quando ero promossa, come premio i professori mi scopavano tutti insieme!”
“Contemporanemente?”
“Si, una bella orgia”
“No, quella non è un’orgia, il termine esatto è Bukkake o Gang Bang”
“…”
“Poi ti spiego meglio e ti farò vedere, hai tanto da imparare mamma, tranne sulle seghe, sei molto brava in quello che stai facendo!”

In effetti la signora Giovanna, mentre si godeva la leccata di figa, aveva preso a due mani il cazzo del figlio e lo segava con bravura e disinvoltura avendo davanti i suoi enormi coglioni che le ballavano sul viso mentre lo massaggiava con forza. Era tentata di prendere in bocca quelle grosse noci che le facevano il solletico sul naso, in uno spezzo di video che Antonio le aveva mostrato un’attrice quasi ingoiava i testicoli dell’attore mentre lei segava il cazzo e sembrava piacerle…
Si diede coraggio e cominciò prima a dargli delle leccate, per poi piano piano cercare di prendere in bocca le palle del figlio. Antonio ebbe un sussulto, primo perché mai nessuna prima di allora gli aveva preso i coglioni in bocca e secondo, non poteva mai immaginare che potesse essere la madre a dargli questa iniziazione… Per una volta forse se la stava godendo anche lui, sega a due mani con i testicoli depositati nella calda bocca di sua mamma, sentiva lo sperma ribollire nelle sue gonadi e pronto a schizzare prepotentemente, ma prima voleva far godere sua madre, quindi aumentò anche lui il ritmo, quasi fare a gara a chi venisse per primo! Visto che gli umori che fuoriscivano dalla vagina erano tanti, decise come l’altra volta di utilizzarli per stuzzicarle il buco del culo, solo che questa volta la posizione era diversa, quindi non vedeva bene dove mettere le mani e dagli spasmi violenti che stava emettendo la signora Giovanna in quel momento capiva che era vicina, d’altronde con la bocca piena dei suoi coglioni non riusciva a gridare di piacere. Venne prima Antonio, la madre poteva sentire i caldi schizzi che le colpivano prima la pancia e poi il seno, pochi secondi dopo toccò a lei, che come la prima volta quasi svenne per la goduria dell’orgasmo.
“Sei stata grande mamma!” disse il figlio mentre si accasciava stravolto accanto alla madre.
“Anche tu caro, mi hai fatto godere ancora!”
“Anch’io ho provato più piacere del solito, guarda quanto ho sborrato! Incredibile essendo la terza schizzata di seguito”
indicando alla madre il grosso quantitativo di sperma che aveva formato una pozza nei pressi dell’ombelico e le strisce dense sulle tette. Poi, scendendo dal letto si prese in mano il cazzo ancora semi rigido facendo fuoriuscire parte del denso sperma rimasto ancora nell’uretra.
“Guarda, ne esce ancora, la tua voracità sui miei coglioni è stata fenomenale”
Giovanna era lusingata, aveva avuto quell’impulso e lo aveva seguito nonostante se ne vergognasse e adesso ne aveva uno ancora più forte, voleva leccare quel grumo di sperma, ma non riusciva a trovare il coraggio. Forse Antonio lo sospettava da come vedeva la madre quasi ipnotizzata a guardare quella punta del pene, così si protese più avanti.
“Vedi mamma? Guarda più da vicino cosa hai combinato, è merito tuo tutta questa crema e deve avere anche un buon sapore, perché non provi?”
L’amo era stato buttato e la signora Giovanna dopo quell’imboccata non aveva motivo per tirarsi indietro e con estrema lentezza avvicinò la sua lingua ad appena toccare il grumo di sperma e, tirando indietro il suo organo del gusto, si formò una striscia appiccicosa che partiva dalla punta del glande e finiva nella bocca di Giovanna, era una scena molto arrapante e quando si spezzò, lei tornò a mettere nuovamente la lingua sulla punta del cazzo, soffermandola di più all’interno dell’uretra, quasi a scavare alla ricerca di altro sperma per poi richiudere la bocca e gustarne il sapore quasi fosse il vino più pregiato per un somelier.
“Brava mamma, oggi sei sorprendente, vado a farmi un’altra doccia prima che tu mi faccia diventare duro un’altra volta il cazzo, domani non posso mancare da scuola ed è già troppo tardi. Nel frattempo se vuoi, prova a toccarti da sola, ho visto che ancora non sei capace di trovare i tuoi punti di piacere!”
Ed era vero pensò la signora Giovanna mentre ammirava il suo corpo nudo, coperto solo qua e là dallo sperma del figlio, non era ancora capace di darsi piacere da sola, se non quello cerebrale, aveva avuto una specie di scarica elettrica quando aveva posato la sua lingua sul pene di Antonio e ne aveva gustato lo sperma, così raccolse dal seno con le dita la parte che più densa che le era rimasta appiccicata e la portò alla bocca assaporandola e provando uno strano e perverso piacere. Guardò più in basso la pozza di sborra che le si era formata all’altezza dell’ombelico, ma era troppo liquida per raccoglierla con le dita, così usò una delle mani a mo’ di coppa e si piegò di lato per far scorrere il liquido nella mano che usò quasi come fosse un lubrificante versandoselo sulla figa colando fino al buco del culo. La signora Giovanna cominciò a toccarsi strusciandosi tutte le sue parti basse mischiando gli umori vaginali con lo sperma del figlio, portandosi ogni tanto le dita in bocca, sia per sentirne il sapore, che per lubrificarle nuovamente, scendendo sempre più all’interno e più giù alla ricerca dei liquidi, arrivando ad esplorare la sua rosellina anale, trovando una seconda scarica elettrica, l’esplorazione del suo corpo stava dando i suoi frutti, trovando nuove fonte di piacere!

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