Raccontino porno corto, semplice e leggero ambientato nel periodo natalizio per rimanere in tema visto che siamo vicinissimi al Natale!

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Titolo originale: Son Lets Mom Catch Him Jacking Off
Autore: sammm123
Link all’opera originale: https://www.literotica.com/s/son-lets-mom-catch-him-jacking-off
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La mia storia è iniziata all’università, nel mio primo semestre. Ero giovane, stupido e pieno di sperma.

Il mio compagno di stanza Lenny era figo e pieno di storie. Una sera mi raccontò la storia di un ragazzo con cui era cresciuto, di nome Carl.

Carl era un tipo subdolo e aveva letto la storia di un ragazzo che si era fatto beccare da sua madre mentre si faceva una sega di proposito, così Carl aveva seguito lo stesso concetto e alla fine era riuscito a scoparsi sua madre.

Quando tornai a casa per le vacanze di Natale l’unica cosa che avevo in mente era di scoparmi mia mamma.

Mia madre era una specie di MILF sexy. Era rimasta incinta di me a quindici anni, quindi aveva solo trentatré anni e faceva ginnastica e yoga. Non si è mai sposata, siamo sempre stati solo noi due e siamo sempre stati molto uniti.

Ha anche un leggero problema di alcolismo. Niente di grave, ma dopo una lunga giornata ama godersi un paio di rum e coca e a volte diventa un po’ brilla, e quando lo fa diventa anche un po’ più disinibita e questo mi fa sempre chiedere cosa cazzo stia succedendo.

A volte, quando si ubriaca, mette su dei film piuttosto spinti. Niente di vietato ai minori, ma ci sono delle scene di sesso piuttosto esplicite. E a volte invece di cambiarsi nel pigiama, che è un pantalone da yoga e una maglietta, esce con una camicia da notte. Niente di trasparente, ma una camicia corta che le copre solo un centimetro oltre il sedere e che, quando si piega o a volte anche solo per guardare il film, si alza abbastanza da farmi vedere le sue mutandine, e sicuramente è abbastanza sexy da farmi fare una sega subito dopo il film.

Ora, perché il piano di Carl funzionasse, le cose dovevano essere perfette e una mamma a cui piaceva bere era in cima alla lista. Quella sera, dopo che Lenny mi raccontò la storia di Carl nel bagno del mio dormitorio, per la prima volta mi feci una sega pensando a mia madre.

Mentre le vacanze di Natale si avvicinavano, avevo elaborato un piano completo e Lenny, dopo aver visto una foto di mia madre, mi disse: “Amico, puoi scopartela, e dovresti farlo, è così fottutamente sexy. Vorrei che mia madre fosse così”.

Appena arrivato a casa ho iniziato il mio “piano di Natale” per scopare la mamma. Lenny conosceva un ragazzo che aveva più di ventuno anni e gli abbiamo fatto comprare una bottiglia di rum, solo che era con molti più gradi e forte rispetto invece al normale rum.

Arrivai a casa prima che lei tornasse dal lavoro e presi il suo rum scaricandone la metà in un’altra vecchia bottiglia e riempiendola con quello più forte. Non tutto, solo la metà, in modo da avere due bottiglie perfettamente simili e poi misi l’altra tra le travi in cantina.

Mentre ero in cantina mi ricordai di un’altra storia di Lenny e andai verso lo scivolo dei panni dove cadeva la biancheria sporca dal bagno. In circa sette secondi avevo in mano due paia di mutandine di mia madre. Il cavallo era bianco di succo di fica essiccato. Lo avvicinai al naso e Wham! La figa di mia madre. Aveva un odore fantastico. Il mio cazzo passò da 0 a 150 in due secondi. Corsi in camera mia spogliandomi mentre andavo. Avevo quelle mutandine sopra la testa con il cavallo in bocca e stavo succhiando quel succo in estasi. In un minuto brevissimo mi spruzzai la sborra su tutto il petto.

Il giorno dopo misi in atto il mio piano. Quando lei andò al negozio presi le mutandine fresche di giornata cadute dallo scivolo dei vestiti insieme a quelle del giorno prima.

Avevo succhiato tutto il succo delle mutandine di ieri, così indossai quel paio e misi l’altro paio nuovo sul cuscino.

Ero nervosissimo mentre aspettavo che tornasse a casa e quando vidi la sua auto arrivare corsi in camera mia e mi misi in posizione. Mi stavo masturbando con le mutandine di pizzo rosa e le mutandine di pizzo nero di oggi in testa. Avevo lasciato la porta aperta di un centimetro o due e i miei occhi erano abbastanza spalancati da vederla passare, e poi la vidi indietreggiare e guardare dentro. Il suo viso diventò rosso barbabietola e sembrava scioccata mentre io pompavo i miei diciannove centimetri più forte e più veloce che potevo. Sentii che stavo arrivando velocemente e all’ultimo secondo gemetti: “Oh mamma, prendi il mio sperma. Prendilo in profondità nella tua dolce figa”. E poi esplosi il mio carico in quelle mutandine rosa. La sborra passava attraverso il pizzo, erano così impregnate di sperma.

La sentii allontanarsi e circa un minuto dopo sentii sbattere la porta e lei urlò: “Sono a casa Jason. Sei già in piedi? Sto facendo il caffè”.

Le urlai: “Arrivo subito” e mentre mi vestivo velocemente la sentii canticchiare. Canticchiava sempre quando era di buon umore, quindi almeno finora il mio piano stava funzionando. Non era né incazzata né disgustata.

Quando andai in cucina mi portò una tazza di caffè e mi abbracciò dicendo: “È così bello averti a casa Jason. In tre mesi sei diventato un uomo forte e sexy”. E poi ha aggiunto: “Ma cos’è questo odore? Hai bisogno di una doccia, signore” e mentre si allontanava mi accarezzò scherzosamente il braccio con un dito. In quell’istante mi resi conto che l’odore che sentiva era dovuto alle sue mutandine che mi ricoprivano la faccia. Stava sentendo l’odore della sua figa su di me e sul mio alito.

Quella sera aveva una lezione di yoga, quindi non c’era tempo per il film quando tornò a casa, ma la sera successiva restammo a casa tutta la notte. Mi disse di scegliere un film da guardare mentre si preparava da bere. Chiesi subito se potevo averne uno anch’io.

Lei mi guardò, sorrise e disse: “Ok, caro, ma solo uno. Sei appena maggiorenne per bere…”.

Non sembrò accorgersi del rum forte nel suo bicchiere e iniziammo a guardare il film, che era piuttosto noioso. Dopo circa venti minuti aveva già finito il suo secondo drink e mentre si alzava la vidi fare un piccolo passo falso e riprendersi. Ridacchiò e disse: “Questo rum e coca mi sta dando alla testa stasera. Questo film fa schifo, Jason. Scegli qualcosa di piccante, mentre io vado a mettermi il pigiama, ok?

Mentre lei era a cambiarsi, ho scelto il film perfetto, era uno di quesi vecchi film vietati ai minori con tanto di trama che non iniziavano subito con le scopate, ma ci arrivavano per gradi, quindi dopo venti minuti si sarebbe trasformato proprio in quello che volevo.

Corsi in camera mia e indossai i miei pantaloncini da ginnastica larghi e senza biancheria intima e tornai sul divano quando lei uscì indossando quella camicia da notte corta e fu allora che capii che avrei avuto quello che volevo, soprattutto dopo che si avvicinò, prese entrambi i nostri bicchieri e preparò nuovi drink, il mio secondo, il suo terzo. Feci partire il film su una donna che veniva sedotta dal giovane della porta accanto e lei continuò a bere il suo drink e a guardare il film, iniziando a respirare più profondamente e poi, tutto d’un tratto, si girò di lato e mise le gambe sulle mie ginocchia. Ho appoggiato le mani sui suoi piedi, che sono sexy da morire, e quando ho guardato i suoi capezzoli spuntavano duri dalla camicia da notte, il che ha fatto sì che il mio cazzo, che era già bello duro, diventasse duro come non mai.

E poi la mia cara e dolce mamma, con una voce sexy come l’inferno, mi chiese: “Tesoro, mi faresti un altro drink”?

Io risposi: “Certo mamma, posso averne un altro anch’io”?

Lei mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto prima, sorrise e disse: “Beh, è Natale e ho in mente un regalo speciale per te, quindi questo può essere l’inizio di una notte molto speciale. Ora prepara quei drink, amico mio, e fai in modo che il mio sia forte. Mi piace il rum stasera e mi piace anche avere il mio ragazzo che non è più un ragazzo a casa con me”.

Le preparai un doppio bicchierino e quando glielo porsi bevve e disse: “Ah, perfetto. Ora porta quel culo sexy su questo divano, così possiamo guardare questo film sexy”.

Mi sono seduto di nuovo e lei ha fatto ruotare una gamba sulle mie ginocchia e l’altra l’ha tirata in una posizione yoga, completamente aperta, in modo che potessi vedere il suo inguine. Vedendomi guardare, spostò il piede sul mio cazzo in crescita e chiese: “Sono io la causa di quel grosso rigonfiamento, signore?”. Io sorrisi e annuii con la testa. E lei aggiunse: “Bene, inizia il film, ragazzo arrapato”.

Era proprio il momento in cui il ragazzo stava palpando la donna e lei si avvicinò, gli afferrò il cazzo e disse: “Lo voglio”. Poi gli tirò giù i pantaloncini esponendo questo enorme cazzo di 25 centimetri e cominciò a succhiarlo andando sempre più in profondità a ogni colpo.

Sentii la mia cara e dolce mamma gemere e guardai verso di lei per vedere che si strofinava la figa attraverso le mutandine che si stavano rapidamente bagnando. Vide che la stavo fissando e mi chiese: “Ti piace il sesso orale Jason? Come quello che sta facendo lei”? Guardai la televisione e la donna stava prendendo il cazzo il più profondamente possibile nella sua gola. Guardai di nuovo la mamma, abbassai lo sguardo verso la macchia scura e bagnata nelle sue mutandine e lo rialzai verso i suoi occhi e feci un cenno con la testa. Lei sorrise e disse: “Jason, devo farti una confessione”.

Il mio cuore batteva forte, stava per accadere davvero, e poi lei continuò: “Quando sono tornata a casa ieri ti ho visto fare una sega con le mie mutandine in testa, e ti ho sentito dire mamma quando sei venuto. Avevi una fantasia su di me?”.

Ho annuito con la testa e ho detto: “Mamma, sono anni che ho una fantasia su di te”.

Lei guardò la televisione dove il ragazzo stava afferrando la testa della donna e la stava scopando in bocca ed era molto vicino a sborrare.

Il piede della mia cara e dolce mamma stava tracciando il contorno del mio cazzo con l’alluce e chiese: “Fantasie come quella… Jason?” Io annuii con la testa.

Si è avvicinata e mi ha afferrato l’uccello attraverso i pantaloncini e ha detto: “Quando ti ho visto pompare il tuo magnifico cazzo proprio davanti a me, volevo correre lì e fare esattamente questo. Il mio cuore batteva così forte guardandoti che quando sei venuto sono dovuta scappare per evitare di farlo, ma ora sono così eccitata dalla visione di questo film e così brilla che voglio e ho bisogno di questo”, mi abbassò i pantaloncini e prese rapidamente il mio cazzo in bocca. Cercavo di raggiungere la sua figa, ma non ci riuscivo, così lei si fermò, mi prese la mano e mi disse: “Sdraiati a terra sulla schiena”, e quando lo feci lei mise una gamba su ogni lato di me e abbassò la sua figa calda e fumante sulla mia faccia. Poi mi disse: “Togli quelle mutandine e potrai assaggiare il mio vero sapore, appena uscito da me”. Tolsi le mutandine e mentre quella dolcezza si abbassava sul mio viso, la mia lingua sondò il più a fondo possibile mia madre. Lei emise un profondo gemito primordiale mentre prendeva il mio cazzo in gola e cominciava a pomparlo più a fondo e più velocemente che poteva.

Le sue dannate mutandine continuavano a intralciarmi, così le raggiunsi con entrambe le mani, le strappai a metà e le lanciai dall’altra parte della stanza. Le mie mani erano ora su tutta l’area del suo culo e della sua figa, toccando e sentendo mentre la leccavo in profondità fino a dove la mia lingua poteva arrivare. Il mio dito indice trovò il suo buco del culo stretto e iniziò a massaggiarlo e a penetrarlo delicatamente. Era stretto e asciutto, così estrassi il dito, infilai tre dita nella sua figa bagnata e poi presi quel lubrificante naturale e lo massaggiai nel suo buco del culo. Quando le avevo infilato due dita nell’ano fino alle nocche, mi fermò e disse: “Jason, aspetta. Abbiamo tutta la notte per questo. Adesso, e intendo adesso, ho bisogno che tu mi mandi il tuo sperma nel pancino, giù per la gola. Ho bisogno di assaggiarti, ti prego”.

Così ho fermato tutto, l’ho fatta sdraiare sulla schiena, mi sono messo sopra il suo viso e le ho detto di infilare due dita di circa due o tre centimetri nel mio buco del culo e di massaggiare la zona, poi ho iniziato a scoparle la faccia contemporaneamente. Non durai un minuto dopo il massaggio prostatico e il primo getto lo sparai direttamente nella sua gola. Poi mi sono tirato indietro e le ho riempito la bocca con il mio sperma. Penso che sia stato il carico più grande che abbia mai sparato e lei ha continuato a ingoiare e ingoiare. Quando finalmente smisi di sborrare lei continuò a succhiare proprio come un bambino che succhia una tetta. Alla fine estrassi il mio cazzo dalla sua bocca e mi girai in modo che fossimo faccia a faccia. Ci baciammo e ci toccammo dappertutto. Volevo leccare ogni parte di lei che potevo. Le baciai e leccai le orecchie, le dita, una alla volta, le sue ascelle erano deliziosamente sudate. Baciai e leccai fino alle dita dei piedi e le succhiai così teneramente che lei gemette di piacere. E questo mi fece tornare il cazzo duro. Poi mi spostai sul suo dolce sederino e lo baciai dappertutto, prima di allargarle le chiappe e iniziare a leccarle il buco del culo fino a dove la mia lingua riusciva ad arrivare. I suoi gemiti erano cessati, ma il suo respiro era diventato molto pesante e profondo.

Alla fine mi fermò, mi tirò su e disse: “Jason, non l’ho mai fatto, ma voglio che tu lo faccia se vuoi. Lo vuoi?”.

Annuii e dissi: “Mamma, oggi hai realizzato ogni mio sogno. Farei tutto quello che desideri”.

Lei sorrise, mi baciò e disse: “Ok, allora vai al mio cassetto, in alto a sinistra. Porta quello che trovi lì dentro e potrai realizzare anche qualche altro mio sogno”.

Andai e trovai queste palline di circa un centimetro e un quarto di diametro, tutte collegate da una corda robusta con un anello all’altra estremità, e un tubetto di lubrificante. Quando tornai lei aveva messo un asciugamano sul pavimento e ci si era inginocchiata sopra. Le chiesi: “A cosa diavolo servono queste palline sul filo mamma?”.

Lei rispose: “Spero che tu non pensi che io sia completamente strana, Jason. Una delle mie amiche di yoga me le ha date e mi ha detto che mi sarebbero piaciute. Però devi aiutarmi a scoprirlo. Ci vogliono due persone per farlo. Suo marito l’aiuta, ma non ho mai trovato nessuno di cui mi possa fidare così tanto da provarle”.

La cosa mi piacque già e dissi subito: “Ok, cosa devo fare?”.

Mi disse di prendere il lubrificante e di metterlo sulle palle e poi su tutto il buco del culo, poi di prendere le sfere e di spingerle una ad una nel buco del culo.

Le chiesi: “Sei sicura mamma? Sono piuttosto grandi…”

Lei rispose: “Beh, proviamo con una sola e vediamo se ci riesco. Inizia con un dito per aprirmi un po’ e poi mettine una dentro, ok?”.

Dissi di sì e cominciai a lubrificarla. Presi la prima pallina e cominciai a spingerla nel suo buco del culo. Lei ansimava, gemeva ed emetteva suoni che non avevo mai sentito fare a nessuna donna in vita mia. Poi alla fine è spuntata dentro e la pallina successiva si è avvicinata al suo buco del culo come se fosse pronta a entrare anche lei.

Dopo che è entrata ha detto: “Oh cazzo cazzo cazzo, è così grande, così intenso, mi riempie, fanne un’altra Jason”.

La seconda è entrata subito e la palla successiva si è messa in fila, così ho spinto anche quella. Ne mancavano solo due.

Le chiesi se andava bene e lei rispose ansimando: “Cazzo sì, le voglio tutte dentro di me. Non mi sono mai sentita così piena. Fallo Jason, spingile tutte dentro!”. Spinsi la quarta e stava quasi per entrare quando colpì la palla davanti a sé e si fermò. Ho spinto delicatamente, sperando che gridasse o qualcosa del genere, ma si è fatto strada e poi è stata pronta per l’ultima pallina. La spinsi dentro, ma entrò solo per metà prima di fermarsi. Pensai: “Questa puttana è piena”, ma continuai a spingere e alla fine entrò.

Ora ci sono circa tre centimetri di corda dopo l’ultima pallina e poi c’è questo grande anello di plastica all’estremità. Dopo che l’ultima palla è entrata non sapevo cosa aspettarmi, ma poi, proprio davanti ai miei occhi, ho visto mia madre succhiarla dal sedere fino in fondo, finché l’anello non era stretto sul suo buco del culo. Succhiava davvero tutte quelle palline nel suo ano e poi altri tre centimetri. Ero sbalordito e rimasi a guardare tutto questo fino a quando lei parlò: “Ora scopami la figa Jason. Scopami con tutte quelle palle dentro di me allo stesso tempo, ma tieni un dito intorno a quell’anello e quando te lo dico io, tira fuori una palla”.

Cazzo, era così eccitante. Il mio pene era così duro e lei era così bagnata che fu facile iniziare a scoparla e quando il mio bastone era alla sua profondità potevo sentire quelle cazzo di palle proprio accanto al mio uccello e questo rendeva la sua figa così fottutamente stretta e con quelle sfere che sfregavano il mio cazzo sapevo che non sarei durato molto, anche se avevo appena esploso il mio carico nella sua gola solo un’ora prima.

La stavo scopando abbastanza duramente e profondamente e stavo prendendo un buon ritmo e lei ansimava e gemeva come la cagna in calore che era, quando all’improvviso gridò: “Ora Jason, tira fuori quella cazzo di palla mentre vengo!”

Avevo completamente dimenticato il mio ruolo di “tiratore di palle” e dovetti afferrare quel cazzo di anello e tirare mentre lei si lamentava come una gatta. Tirai quella sfera e lei si oppose, non voleva uscire, la teneva dentro. “Tira fuori quella cazzo di palla, adesso!!!”, urlò.

Ho strattonato quel cazzo di anello e la prima palla è saltata fuori e lei ha urlato così forte che mi ha spaventato a morte e poi ha urlato: “Tirane un’altra, presto!”.

Ora che sapevo come fare, tirai fuori perfettamente la palla successiva e lei urlò di nuovo: “Oh cazzo, sto venendo così forte, AHHHH, tirale fuori tutte Jason!” Tirai fuori tutte le palle, bam, bam, bam. Mentre lei urlava, la sua figa aveva spasmi sul mio cazzo e mentre guardavo il suo buco del culo spalancato, tirai fuori il mio bastone dalla sua figa e lo seppellii fino all’orlo nel suo ano, iniziando a sodomizzarla con foga. Le scopai il buco del culo così velocemente e così forte che mi sentii quasi fuori controllo, come se un’altra parte di me avesse preso il sopravvento.

Sentivo le palle stringersi e sapevo che stavo per sborrare. Estrassi rapidamente il mio cazzo e lo spinsi fino in fondo nella sua figa, iniziando a sborrare e a dare a mia madre il mio sperma. Il solo sapere che stavo riempiendo la figa di mia madre con il mio seme mi fece sborrare più forte di quanto avessi fatto prima.

Era tutta mia adesso e avrebbe preso il mio sperma in ogni buco che aveva per tutte le vacanze di Natale e molto tempo a venire.

E il mio amico Lenny? Adesso ha una nuova storia da raccontare…

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