La Professoressa in calore, episodio 6

Tantissime richieste per la continuazione di questo piccante racconto con le peripezie di una professoressa dalle voglie incontrollabili.
Eccovi accontentati con la nuova puntata:

Erano un po’ di giorni che riuscivo a convincere mio marito a scoparmi e non solo il fine settimana, ma invece di migliorare peggioravo, sembrava fossi una drogata, non mi bastava mai. Fortunatamente a scuola riuscivo a trattenermi, dovevo però, durante la pausa, masturbarmi in bagno. Adesso utilizzavo anche l’ora libera delle lezioni per darmi una bella passata che durasse più di 15 minuti e questo riusciva a calmarmi notevolmente. Proprio per questo motivo odiavo quando il preside mi chiedeva di sostituire qualche collega in malattia in una delle altre classi. Normalmente riuscivo a scamparla, l’ultima volta però si trattava nuovamente della 5H e nessuno era a disposizione a parte me. Dopo l’ultima esperienza la mia paura era di cadere in qualche tentazione, perché in realtà mi stuzzicava parecchio andare in quella classe. Volente o nolente, mi toccava e ci andai. Quel giorno erano presenti in 14, tutti di sesso maschile!
“Come mai niente ragazze? Eppure non è un periodo di malattie”

“Un invece è malata, ha la varicella, le altre due hanno scoperto di essere incinte e non vengono più”

Che cazzo di classe questa 5H, pensavo a quanto ne soffrivano i poveri alunni della sezione senza ragazze… e adesso chi gli svuotava i coglioni? Il solo pensiero mi faceva giĂ  eccitare. Cercai di distrarmi mettendomi a leggere come l’altra volta il giornale.
“Professoressa, non è che ci aiuta per l’interrogazione che dobbiamo affrontare?”

“Che fai? Mi prendi in giro? Guarda che a me risulta che la prossima ora avete educazione fisica!”

“No, non è per quella è che dopo abbiamo scienza con anatomia e se non andiamo bene ci bocciano un’altra volta”

“Va beh, allora datemi un libro di testo e ditemi da che pagina avete l’interrogazione, così vi chiedo qualcosa e controllo che non diciate cazzate. Su, tu! passami il tuo!”

“No meglio di no, è tutto pasticciato, prenda quello di Sartori”

“Non fa niente, su non fare storie, da che pagina?”

“Da 78 a fine capitolo…”

Apro e che mi ritrovo? L’apparato riproduttivo maschile e femminile, giro le varie pagine e capisco il perché non mi voleva dare il libro, si era messo a sostituire tutte le parole “scientifiche” con volgarità di ogni specie, il pene diventa “nerchia”, la vagina “fica pelosa”, i testicoli “coglioni”, il liquido seminale “sborra” e via seguendo.
“Oltre che asini siete anche dei gran sporcaccioni vedo! Posso capire che siete in un’età dove gli ormoni sono a mille, ma rovinare in questo modo un libro di testo scolastico non ha scuse. Comunque cominciamo, chi mi parla delle mammelle?”.

“…”

“Beh? uno alla volta per carità! Cos’è questa scena muta? Avrei capito se avessi usato un parolone, tipo gonadi invece che testicoli, ma le mammelle su! Il seno, parlatemi del seno e la sua funzione.”

“…”

“Andiamo bene! Tu! come ti chiami?”

“Giangrande”

“Su, prova a parlarne…”

“Allora… dunque… insomma, se una femmina ha il seno grande è piĂą facile che ci si fa il figlio, perchĂ© eccita il maschio e li viene duro, poi lo può infilare in mezzo alle tette e godendo di piĂą sicuramente durante la scopata la mette incinta perchĂ© sborra tanto”

Cercavo di rimanere seria, ma era forte il senso di ilaritĂ  sentendo quelle parole, in piĂą provavo anche una certa eccitazione e la cosa mi preoccupava.
“Ma bravo Giangrande! Una spiegazione scientifica in piena regola, forse troppi termini tecnici… naturalmente sto facendo ironia per chi non lo capisse… C’è qualcuno che magari riesce a correggere il compagno? Oh bene! una mano alzata, dimmi chi sei e poi di la tua”.

“Sono De Riccardo, secondo me non si fanno figli, se io lo metto in mezzo alle poppe di una femmina poi vengo, soprattutto se durante il su e giù mi lecca la punta del cazzo. Per fare figli bisogna venire nella fica, lo sanno pure i bambini”.

“Ma cosa dite!! Non stiamo facendo una lezione di sessuologia, possibile che pensiate solo a quello? La funzione delle mammelle è quella di dare sostentamento al bambino dopo la nascita tramite l’allattamento. Il seno della donna viene stimolato dagli ormoni della gravidanza, cioĂ© estrogeni e progesteron, che nei primi mesi raggiungono livelli molto alti per permettere all’embrione di instaurarsi nell’utero. E’ questo che c’è scritto sul libro di testo.”

“Ah è vero! non spara cazzate la prof! Mia zia era quasi piatta, poi quando è rimasta incinta sono spuntate due belle tette, la spiavo ogni volta che dava da mangiare al mio nuovo cuginetto, una volta mi sono pure sparato un raspone di nascosto!”

Questi studenti sono proprio senza speranza, avevo cercato di prendere alla larga l’argomento iniziando da argomenti soft, ma anche questi erano stati trasformati in porno e più dicevano queste cazzate e più ottenevo degli stimoli pericolosi.
“Soprassediamo sulla seconda parte dell’intervento del vostro compagno… spero che l’argomento delle mammelle vi sia rimasto in testa, adesso parliamo dello sperma”

“Vuole che le faccio uno schizzo sulla lavagna prof?”

Risata generale di tutta la classe!
“Giangrande! quanto sei spiritoso, voleva essere una battuta? Vorrei proprio vederti nel tentativo di coprire la distanza dal tuo banco alla lavagna!”

Naturalmente anche in questo caso facevo ironia, ma questi ragazzi le finezze dialettiche proprio non riuscivano a comprenderle e con quella mia uscita mi ero messa nei guai, perchĂ© si era aperta una sfida nei loro confronti e Giangrande armeggiava con i pantaloni con l’intento di tirare fuori il pene e dimostrare di riuscire a schizzare così lontano…
“Ma cosa stai facendo Giangrande, lascia stare i tuoi pantaloni cosa vuoi dimostrare!”

“Prof, ha colpito nell’orgoglio il nostro compagno, noi lo chiamiamo il Peter North italiano!”

“E cosa dovrei capire? Chi sarebbe questo signore?

“Ma come non lo conosce? E’ un attore porno! Bel fisico palestrato, cazzo bello grosso e quando schizza sborra come una fontana!”

“Ma per chi mi avete preso? Secondo voi i guardo i filmetti porno e conosco gli attori che ci lavorano?”

“Vede? Anche lei ha delle lacune ed è ignorante su alcuni argomenti!”

“GiĂ , peccato che a scuola non ci sia la materia porno e che non vi serva a nulla per essere promossi…”

“E questo le sembra giusto? Se ci fosse avremmo noi qualcosa da imparare ai professori!”

“Si dice insegnare, non imparare… siete proprio senza speranza anche sulla lingua italiana base”

“La lingua però la sappiamo usare per altre cosettine piĂą interessanti…”
Nel frattempo Giangrande non si era fermato per niente e aveva tirato fuori l’uccello!

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