La Professoressa in calore episodio 9

Aggiornamento del racconto della prof. che si è fatto attendere parecchio! Scusate il ritardo e godetevelo:

La mia fica era in fiamme e il pompiere che doveva spegnere il fuoco che ardeva in me era Giangrande, lo studente dalla sborrata a lunga gittata grande fan di Peter North. Purtroppo si vedeva che non era un grande esperto nel leccare la passera, si impegnava il povero ragazzo, ma non sapeva assolutamente come usare la lingua. Era un forsennato e a furia di provare ogni tanto beccava il punto giusto, ma non era abbastanza. La ricreazione non sarebbe durata a lungo, il mio pensiero era di non arrivare a scopare, ma visti i risultati del cunnilingus non avevo scelta, ero troppo eccitata per evitarlo.

“Fermati Giangrande! Adesso voglio che mi scopi!! Mettiti il preservativo e vedi di farmi godere!”

“Agli ordini professoressa, però non so se ho il preservativo… anzi si, adesso che mi viene in mente Lucio ci aveva fatto vedere ieri che aveva comprato quelli alla fragola, solo con quelli la sua ragazza gli fa i pompini…deve averli nella tasca del suo zaino, adesso vado a prenderne uno, non si dispiacerà di certo.”

In un baleno aveva trovato la scatola, ne aveva preso uno scartatandolo dall’involucro metallico e durante il tragitto cercava già di infilarselo, senza successo…

“Faccio io, dammi qua!”

Prendo in bocca in modo sensuale il profilattico e aiutandomi con la lingua lo preparo all’inserimento, mi avvicino al cazzo durissimo di Giangrande e in una botta veloce lo infilo quasi per tutta la lunghezza. Il sapore sintetico della fragola era molto forte, ma piacevole. Lo studente mi teneva ferma la testa sul suo pene, voleva che continuassi a pomparlo di bocca, ma non c’era tempo, mi divincolai e mi posizionai sulla cattedra a gambe oscenamente aperte, non ci fu bisogno di dire niente, il ragazzo si avvicinò, presi in mano il suo membro e lo sistemai all’apertura della mia figa grondante di umori, uno Zac! ed era dentro!

“Forza! Adesso pompa più che mai, fai venire anche me!”

E come pompava! Erano anni che non venivo scopata con quella veemenza! Non era molto bravo nel muoversi, ma lo faceva con una violenza e velocità tale che stavo perdendo il conto degli orgasmi! Proprio vero… venivano uno dietro l’altro, doveva essere dovuto alla forzata astinenza o alla forte eccitazione della situazione, ma finalmente stavo godendo di brutto e anche il ragazzo era giunto al culmine, fortunatamente io potevo ritenermi soddisfatta, avevo avuto il dubbio del contrario, ma fortunatamente non fu così!

“Professoressa io stò già per venire, voglio spruzzarle tutto in faccia e bocca, deve bere tutta la mia sborra dalla fonte!”

“Tu sei pazzo! Non ti permettere assolutamente! Non perché non mi farebbe piacere, ma mi ridurresti a uno schifo con la tua schizzata e io dopo ho lezione, mica ho i cambi a scuola! Su, continua a pompare finché non vieni nel preservativo.”

“Le posso chiedere di farmi venire con la lingua? Indossando il profilattico naturalmente! Mi piacerebbe tanto!”

“Va bene piccolo bastardo, esci fuori che ti faccio venire!”

Cambiammo di posto, feci sedere lui sulla cattedra e guardandolo negli occhi leccavo la sua cappella al sapore di fragola facendo roteare la lingua, lui era in estasi, ma non veniva, così mi aiutai con la mano facendogli una sega mentre continuavo a torturargli il glande.
Finalmente esplose, vedevo il serbatoio del preservativo che si riempiva di liquido bianco, ad un certo punto mi ritrassi spaventata che potesse esplodere! Con noncuranza Giangrande si tolse il profilattico, ci fece un nodo e me lo porse:

“Regalino per lei, ne faccia buon uso”

“Grazie caro!”

e mi chinai a baciargli il cazzo denudato dal lattice, succhiandolo nella speranza di tirar fuori qualche goccia di sperma ancora caldo.

“Bene Giangrande, adesso sistemati e vai fuori a fare ricreazione, ho bisogno di stare un po’ sola e mi raccomando, non farne parola con nessuno!”

Non potevo ancora credere a quello che avevo fatto, mi ero lasciata andare troppo e per di più sul posto di lavoro e con degli studenti, che brutta donna, che troia, che schifo! Ma almeno non avevo ancora la figa in fiamme anche se le mie voglie non erano ancora sopite. Ero rimasta seduta nella classe ormai vuota fin troppo, dovevo approfittare dei minuti della ricreazione rimasti per darmi una sciacquata ed essere pronta ad affrontare la lezione successiva con i miei veri alunni. Uscendo dalla classe, notai che in corridoio, vicino alla sala professori, si erano radunati un po’ di colleghi, il preside, la bidella e un altro tizio, molto alto e ben vestito. Vedevo che stringeva la mano, probabile che si stesse presentando, pensai si trattasse di un nuovo insegnante, non ci diedi molto peso e superai abbastanza velocemente il gruppo di persone per dirigermi al bagno. Notai che quel signore fu distratto dalla mia figura e mi squadrò per benino fino a quando non voltai l’angolo del corridoio.
Arrivai nei bagni dedicati ai professori e cominciai a darmi una rinfrescata, dovevo fare anche la pipì, mi sedetti sulla tazza e cominciai a pisciare, il calore dell’urina mi stava stimolando nuovamente la fica… cominciai a stuzzicarmela un po’, so che non dovevo farlo, ma era più forte di me… ricordai il preservativo pieno di sborra, lo presi e me lo infilai nella fica, lo spingevo sempre di più e mi toccavo. Lo ritrassi e me lo infilai in bocca, il misto sapore figa e aroma fragola era inebriante. Con la mano mi sditalinavo e giocavo con la lingua e il profilattico, facevo finta di avere una gomma da masticare e al momento giusto, quando stavo per venire, usai i denti per recidere il lattice del preservativo! Si liberò in bocca lo sperma del ragazzo, era caldo grazie ai passaggi che avevo fatto, che buono che era, lo ingoiai tutto mentre un altro orgasmo mi sconquassava tutta!
Mamma mia che goduria, forse finalmente ero sazia e potevo continuare le lezioni tranquilla…

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]