La Professoressa in calore episodio 12

Era ora direte tutti voi in coro! Avete ragione, ma la verità è che il progetto della Professoressa in Calore è diventato una soap senza che me ne rendessi conto, rovindando un po’ di miei piani con altri racconti che in parte scritto e in parte in testa. La maestrina mi ha fuorviato prendendo strade che non erano previste e voi ve ne siete innamorati chiedendone in continuazione il proseguo. Vi accontento e come detto, la strada diventa davvero sconnessa, con situazioni molto scabrose che non so se piaceranno a tutti. Adesso basta e passiamo al racconto:

Dopo tutto quello che avevo passato, non ero certo io a non essere la porca, ci mancava poco che divenissi io la puttana, solo che a me non davano soldi, per adesso avevo scopato e goduto gratis, quindi se continuando a fare le pocherie potevo togliemi lo sfizio di provare un trans e magari guadagnare, perché no?

“Di cosa si tratta?”

“Poco fa ho ricevuto una richiesta di lavoro per una nottata, ma avevano bisogno anche di una puttana diciamo normale. Ho dato dei consigli dove trovarla, se tornano a mani vuote puoi far parte del gruppo, altrimenti sarà per un’altra volta”

“Ma tu conosci il tizio che ti ha fatto la richiesta”

“Lui si, è un mio affezionato cliente, ma non dobbiamo scopare con lui, era insieme ad una donna, era lei che cercava la magica coppia con cui passare una spassosa serata alternativa.”

“E’ per caso quella Mercedes che sta arrivando adesso?”

“Esatto proprio quella! Vai a parcheggiare e fatti da parte, non proferire parola, fai fare tutto a me!”

Senza battere ciglio mi feci da parte, ero un po’ nervosa, non pensavo di trovarmi in quella situazione, però nello stesso tempo ero emozionata ed eccitata. L’automobile aveva i vetri oscurati, quindi non riuscivo a vedere se avevano trovato l’altra puttana. Ogni tanto il trans di cui non sapevo ancora il nome faceva segno verso di me, finché non mi fece segno di avvicinarmi.
Vidi finalmente la donna seduta in macchina, era molto truccata e di bell’aspetto, mi squadrò per benino:

“La tua amica non sembra affatto una zoccola, lo sembro più io, senza offesa eh!”

“In realtà la mia amica ehm, Gloria, non era di turno questa notte, è passata a portarmi il cellulare che avevo dimenticato a casa, quindi non è in uniforme da lavoro e poi tanto dobbiamo spogliarci vero? Se non dobbiamo fare giochetti particolari potrebbe andare, altrimenti basta dirlo che la faccio cambiare…”

“Ma si va bene, non perdiamo altro tempo, ho qualcuno che scalpita a casa in nostra attesa… Quindi siamo d’accordo, 800 euro per tutta la notte o per lo meno fino a dove arriviamo e senza limiti di sborrate!”

“Confermo 800!” e il trans mi fa l’occhiolino.

“Allora che aspettate, accomodatevi dietro!”

Prima di entrare mi sussurra all’orecchio:

“300 euro sono per te, vedi di non farmi fare brutte figure, io mi chiamo Deborah con l’acca”

Dopo essere entrate in macchina la donna si presenta:

“Io sono Aurora, Gino penso lo conosciate già. Vi faccio un breve preambolo, ho scoperto mio marito a giocare con il mio vibratore personale e il mio fallo di gomma, me lo sono trovato con quest’ultimo in bocca e l’altro tutto nel culo come neanche io ho mai fatto! Mi sono eccitata tantissimo a vederlo, ma lui di questa deviazione non mi ha mai detto niente e per questo l’ho punito. L’ho portato alla casetta in campagna e con la scusa di una sexy avventura l’ho bendato e poi ammanettato al letto e me ne sono andata alla vostra ricerca. In realtà la punizione finisce qui, perché il mio regalo è Deborah e il suo lungo arnese, mio marito Umberto assaggerà un vero cazzo, mentre tu Gloria parteciperai anche per far godere me nel caso l’amico trans non fosse in grado.”

Io rimango allibita, mentre senza battere ciglio Deborah risponde:

“Gloria sarà sicuramente d’aiuto, ma io riesco a far fronte anche da sola a situazione ancora più pittoresche. Quindi Gino non partecipi?”

“Gino è mio fratello, mi ha aiutato a trovarvi e oggi farà solo d’autista, quando finiremo la nostra bella nottata vi porterà indietro.”

Dopo appena una ventina di minuti arriviamo a destinazione. Scendendo dalla macchina riesco a vedere meglio la signora Aurora, donna molto alta con una generosa scollatura che fa intravedere la terza di seno.

“Che fai? sbirci le mie tette? Non enormi ma belle sode, avrai modo di toccarle e leccarle, non preoccuparti… ma guarda! Sei diventata tutta rossa… mi stai facendo eccitare, non vedo l’ora di farti leccare la mia micetta…”

O mamma che tipa! La mia prima esperienza lesbica con questa non la dimenticherò mai! Però mi piace e mi stuzzica fare questa strana esperienza.
Entriamo nella casa che non era propriamente una casetta, se lo era per loro, chissà quanto era grande e bello l’appartamento vero… Dopo aver attraversato un lungo corridoio la signora Aurora ci fa sbirciare in una grande stanza da letto dove scorgiamo il marito, tutto nudo e legato al letto, sembra dormire e il suo pene, nonostante sia a riposo, sembra di notevoli dimensioni.

“In fondo al corridoio, uno di fronte all’altro ci sono due bagni, andate a rinfrescarvi e poi venite in questa stanza, io intando comincio a preparare il mio bel maritino”

Io e Deborah ci scambiamo uno sguardo complice e ci dirigiamo al bagno, mi chiede se ho l’intimo adatto, altrimenti è meglio uscire nuda. Considerando che il tutto non era preparato seguo il consiglio e mi faccio vedere come mamma mi ha fatto, mentre Deborah si presenta con il solo corsetto a rinvigorire le sue già grandi tette e nessuna mutanda a nascondere il suo enorme randello che sembra essere sempre sull’attenti, da quando ho conosciuto questo trans non ho mai visto il suo uccello moscio!
Arriviamo nella grande stanza da letto, Gino ci lascia chiudendosi la porta alle spalle e finalmente conosciamo il marito di Gloria, questa volta sveglio ma ancora ammanettato. Questa volta il suo cazzo non è moscio, ma già in tiro e devo dire che la sua maestosità faceva a gara con quello di Deborah!

“Umberto come vedete non sta più nella pelle, il suo pene sembra esplodere dal piacere di conoscervi, loro sono Deborah la cazzuta e Gloria la fighetta.”

“Mia moglie mi ha fatto una bella sorpresona, non sono molto preparato a quello che ci aspetta, ma penso che sarà una serata indimenticabile.

“Vero caro, prima di liberarti bisogna preparare il cazzone alla penetrazione anale, la tua! Vieni Gloria, lecchiamolo bene per lubrificarlo, deve entrare tutto nel culo del mio maritino biricchino…”

“Ma cara, di già, almeno fammi partecipare, liberami!”

“Non se ne parla per adesso, guarda che grosso cazzo, non mi entra in bocca.”

La signora Aurora sbocchina per un poì il pene di Deborah e poi prende a insalivarlo per benino, mi avvicino e faccio la stessa cosa dal lato opposto, due lingue famelica leccano la grande asta lubrificandola. Al che interviene Deborah:

“Tre lingue forse sono meglio…”

e a questo punto accade qualcosa che non mi sarei mai immaginato, il trans si piega e riesce ad arrivare con la lingua a leccarsi la cappella frontalmente mentre noi facciamo la medesima cosa ai due lati, una scena incredibile!
Il marito di Aurora e fuori giri:

“Siii che bella scena, anch’io voglio partecipare!”

“Vuoi leccare il cazzo prima che ti inculi? Adesso ti accontento.”

Umberto viene liberato e prende il posto della moglie nella slinguazzata, mentre lei si dedica a lubrificare con la lingua il culo del marito.
Dopo qualche minuto Aurora decide che è arrivato il tempo, chiama a se Deborah e la fa sistemare dietro al marito, poi si porta davanti e inizia a baciarlo sulla bocca.

“Sei pronto caro per questa tua prima esperienza con una mazza di carne vera e non con un dildo di gomma?”

“Non lo so, ma sono molto eccitato”

Basta uno sguardo e il trans capisce che è il momento, comincia ad affondare il colpo, a Umberto scappa più di un urletto, poi prende il ritmo e comincia a godere mentre la moglie accarezza il suo pene come a fare una sega. Dal cazzo cominciano ad uscire delle goccioline di liquido preseminale che la signora Aurora raccoglie con un dito e le porta alla bocca, poi agisce direttamente alla fonte e fa un pompino al marito mentre continua ad essere inculato. Dopo pochissimi secondi tira fuori il cazzo dalle labbra e mi dice di avvicinarmi:

“Ti piace il cazzone di mio marito? Lo vuoi leccare anche tu vero? Dopo magari, adesso mangiami la micina, ho voglia che mi baci la figa, forza!”

Era la mia prima volta, ma non mi tirai indietro, mi infilai tra le sue gambe, lei le spalancò mettendo in mostra una vagina completamente depilata da cui già fuoriuscivano degli umori. Cominciai a leccare tutto intorno per fare ogni tanto degli affondi con la lingua. La sua figa aveva un buon sapore, avevo scoperto che provavo un altro tipo di piacere, sicuramente avrei ripetuto quell’esperienza…

Continua…

 

 

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