La Professoressa in Calore, Episodio 3

Terza parte di questa lunga epopea erotica, volevo precisare che la foto che anticipa ogni puntata, ritrae una pornostar che piĂą o meno si avvicina a come immagino io la protagonista, mentre il link porta al sito porno di professoresse e insegnanti piĂą porco che ci sia (my first sex teacher). Ma adesso passiamo al racconto:

Un giorno mi capitò di dover sostituire una collega nella fantomatica 5H, la classe dei ripetenti incalliti, lì ci finivano soltanto i piĂą asini, era formata da 16 ragazzi e 3 ragazze, dai 20 ai 21 anni. Praticamente alla seconda bocciatura matematicamente finivi lì dentro. Esisteva solo la quarta e la quinta H e la maggior parte dei professori evitava il piĂą possibile di doverci lavorare. La mia supplenza a me non faceva nĂ© caldo nĂ© freddo, non mi importava, era solo un’ora e non avrei certo insegnato, un po’ perchĂ© non studiavano il francese e poi preferivo farli preparare per l’ora successiva. Quel giorno erano solo in 14, 13 ragazzi e una ragazza. Dopo l’appello dissi agli studenti di ripassare le lezioni per la prossima ora e mi misi a leggere il giornale. Rimasi assorta nella lettura per buona parte del tempo, dopo una mezz’oretta venni attratta da un suono ritmico, molto basso, ma che nel silenzio totale si poteva notare. Facendo finta di niente, dopo un po’ riuscì a scoprire la provenienza, nell’ultimo banco c’era la ragazza che stava facendo una sega al suo compagno di banco. La cosa mi fece eccitare all’istante, cercavo di fare di tutto per non farmi notare mentre spiavo l’azione segaiola, il giornale aiutava a coprirmi. Ad un certo punto lo studente maschio fece cadere la penna dal banco e la ragazza si abbassò per recuperarla, ma era solo un sotterfugio, lui stava per venire, era il segnale! Abbassandosi prese in bocca il cazzo e lui sborrò tutto il seme nella sua bocca. Mi stavo bagnando oltremisura, chiamai la bidella dissi ai ragazzi che mi dovevo allontanare un attimino e di stare tranquilli. Andai in bagno a masturbarmi senza ritegno! Al mio ritorno la ragazza aveva cambiato posto, capii immediatamente che era stata richiesta per un altro servizietto. Uno dei ragazzi mi chiese di andare in bagno distraendomi, cercavo di avere conferma visiva di ciò che avevo intuito, ma questa volta la visuale era impallata. Mancavano 5 minuti alla fine dell’ora e non so perchĂ© mi venne la malsana idea di rovinare la sega! Anche se non riuscivo a vedere sotto il banco aspettai fino all’ultimo momento il segnale della penna e quando vidi che lui era pronto a gettarla in terra, chiamai per cognome la ragazza facendole alcune domande. Mentre parlavo con lei, con la coda dell’occhio potevo notare la faccia del suo compagno di banco, sembrava cercasse di contenersi, di resistere, giĂ ! PerchĂ© la ragazza probabilmente stava continuando a segarlo e infatti potei notare degli zampilli che da sotto il banco arrivavano ad infrangersi su di esso. Era la prima volta che vedevo una sborrata, dello sperma uscire allo scoperto. Io non posso avere figli, quindi durante le mie scopate mi sono sempre fatta venire dentro senza nessuna premura. Suonò la campanella, tutti si alzarono al volo per uscire e fare colazione, tranne il ragazzo che era appena venuto, si stava sistemando la patta per potersi alzare senza farsi notare troppo. Quando tutti furono usciti mi alzai anch’io e mi avvicinai al banco dove si erano depositati almeno due schizzi di sperma. Presa dalla situazione feci scorrere un dito su quel liquido e portai alla bocca ciò che ci era rimasto appiccicato! che porca mi sono detta! assaggiai per bene, il sapore, era strano, un po’ pungente, non so perchĂ© mi ricordava la menta pur non avendo quell’odore. Ne raccolsi un altro po’, sempre di piĂą finchĂ© non mi misi a leccare tutto il tavolo per raccogliere tutta la sborra. Subito dopo corsi in bagno per farmi il secondo ditale della giornata, potevo approfittare della pausa ricreazione per godere meglio. Nel bagno dei professori però c’era qualcun altro, sentivo delle voci, riconobbi subito quella della bidella, poi anche quella maschile, era il ragazzo che mi aveva chiesto di andare i bagno! Praticamente stavano scopando, entrai nel bagno attiguo e cominciai a masturbarmi con gusto, godendomi anche le frasi dei due coinquilini di cesso. “Dai adesso infilamelo nel culo, voglio godere mentre mi inculi a sangue!!!” Mamma mia che zoccola, chi lo avrebbe mai detto! “Adoro il tuo buco del culo, è stretto al punto giusto, ogni volta che lo infilo mi sento risucchiare dentro, mi tiri fuori lo sperma”
“Vieni fuori mi raccomando, tra poco devo tornare al lavoro, non voglio girare con la tua sborra nell’intestino”
“Guarda che alla fine ci finisce lo stesso facendo un giro piĂą lungo, adesso lo tiro fuori e ti faccio bere tutto, così me lo pulisci per bene e non mi sporco le mutande”.
“Si dai, dammi la tua crema, oggi dolce per pausa pranzo!”
Mamma mia che eccitazione! Potevo immaginare tutta la scena, ma avrei voluta vederla dal vivo, dovevo assolutamente riuscire a fare qualcosa con mio marito e vedere finalmente dello sperma fuoriuscire dal cazzo!

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